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lunedì, Mag 03

È stato ritirato uno studio sull’inefficacia delle mascherine



Da Wired.it :

Non solo sono inefficaci nel prevenire il contagio del coronavirus. Le mascherine avrebbero anche effetti avversi sulla salute. Ecco lo studio appena ritirato

Le mascherine sono un problema negli Usa - foto: Pixabay

Le mascherine sono inefficaci nel prevenire il contagio del coronavirus e hanno anche significativi effetti avversi sulla salute. È questa, in sostanza, la conclusione di uno studio intitolato “Facemasks in the Covid-19 era: a health hypothesis” e pubblicato a novembre del 2020 sulla rivista Medical Hypotheses di Elsevier. Uno studio, scritto da Baruch Vainshelboim, che ha indicato come affiliazione la Stanford University e il VA Palo Alto Health Care System, che è stato ampiamente diffuso online solo all’inizio di questo mese, quando siti web e utenti dei social media, come politici e influencer, hanno condiviso questa falsa notizia, dato che lo studio è stato appena ritirato.

Come racconta il blog che riporta le ritrattazioni di articoli scientifici Retraction Watch, lo studio sarebbe diventato oggetto di fact-check da parte dei giornali Associated Press e Snopes, che hanno sottolineato che: “l’articolo è stato pubblicato da un fisiologo clinico senza alcun legame accademico con la Stanford University o l’Nih”. Come precisa l’Ap, inoltre, “la rivista Medical Hypotheses scrive che il suo scopo è quello di pubblicare interessanti articoli teorici, che hanno come obiettivo quello di avanzare ipotesi”. Articoli, precisa al giornale l’esperto David Gorski, spesso di qualità davvero molto bassa e che non vengono sottoposti alla tradizionale peer-review.

In particolare, nello studio appena ritirato l’autore metteva in discussione la sicurezza e l’efficacia di indossare mascherine come intervento preventivo per la Covid-19 e che i dati disponibili suggerivano, quindi, che sia quelle mediche sia quelle non mediche sarebbero inefficaci nel bloccare la trasmissione da uomo a uomo di malattie virali e infettive come appunto il coronavirus. Come sottolinea l’autore nel suo paper, inoltre, “indossare mascherine ha effetti avversi fisiologici, psicologici e sulla salute”. Tra questi, aggiunge l’autore, ci sarebbero: ipossia, ipercapnia, mancanza di respiro, maggiore acidità e tossicità, attivazione della paura e risposta allo stress, aumento degli ormoni dello stress, immunosoppressione, affaticamento, mal di testa, declino delle prestazioni cognitive, predisposizione a malattie virali e infettive, stress cronico, ansia e depressione.

Come precisa la rivista, il ritiro dello studio è dovuto al fatto che l’ipotesi dell’autore è fuorviante sulla base di: una revisione più ampia delle prove scientifiche che mostra chiaramente che le mascherine approvate con la corretta certificazione e indossate in conformità con le linee guida sono un’efficace prevenzione della trasmissione della Covid-19. Il manoscritto, inoltre, cita erroneamente articoli, i dati sulle potenziali conseguenze sulla salute delle mascherine non sono verificati e ci sono diverse dichiarazioni speculative. “L’autore ha dichiarato di essere attualmente affiliato alla Stanford University e al Va Palo Alto Health Care System”, scrive la rivista. “Tuttavia, entrambe le istituzioni hanno confermato che Vainshelboim ha interrotto la sua collaborazione con loro nel 2016”.

La Stanford University infatti, ha negato il legame con Vainshelboim e il suo articolo, in una dichiarazione nella quale ha sottolineato di aver sempre sostenuto con fermezza l’uso delle mascherine per tenere sotto controllo la pandemia. “L’affiliazione dell’autore è erroneamente attribuita alla Stanford e abbiamo richiesto una correzione”, scrive in una nota l’università. “L’autore, Baruch Vainshelboim, non aveva alcuna affiliazione con il VA Palo Alto Health System o Stanford al momento della pubblicazione e non l’ha avuta dal 2016, quando è terminato il suo periodo di un anno come visiting scholar su tematiche non inerenti a questo articolo”. Da parte sua, Vainshelboim, che su LinkedIn si definisce come fisiologo dell’esercizio clinico e non specifica alcuna collaborazione attuale, non ha ancora risposto a nessuna richiesta di commento.

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[Fonte Wired.it]