Nel corso del tempo, il mondo dell’arte ha subito profondi cambiamenti dovuti all’avvento di nuove tecnologie. In passato, gli artisti creavano le loro opere manualmente o utilizzando software di editing come Photoshop e Inkscape. Richiedeva molto tempo e dedizione creare anche illustrazioni semplici.
Successivamente, l’utilizzo di strumenti come Canva e banche immagini ha reso più facile per gli artisti, anche non professionisti, montare e modificare immagini esistenti per creare nuove opere. Sebbene questo approccio sia stato criticato da alcuni, ha reso l’arte più accessibile a un pubblico più ampio.
Oggi l’avvento dell’intelligenza artificiale sta rimescolando ancora una volta le carte in tavola. Programmi AI come DALL-E, Ideogram o Midjourney sono in grado di generare in pochi secondi immagini creative partendo da semplici prompt testuali. Questa nuova tecnologia apre scenari senza precedenti, ma solleva anche interrogativi sulla natura stessa dell’arte e sul ruolo dell’artista in carne e ossa. Il dibattito è aperto sull’impatto che l’AI avrà sul mondo dell’arte negli anni a venire.
È possibile vendere arte generata dall’intelligenza artificiale?
Recentemente è sorto un acceso dibattito sulla possibilità di vendere opere d’arte generate tramite intelligenza artificiale. Molti si chiedono se sia eticamente e legalmente consentito commercializzare arte prodotta completamente da algoritmi, senza un contributo umano originale.
Dal punto di vista legale, la situazione è complessa, poiché le leggi sul copyright non sono state concepite per questo tipo di creazioni. Tuttavia, diversi esperti ritengono che la vendita di arte AI possa essere considerata lecita, fintanto che l’opera risulti sufficientemente trasformata dall’input originale.
Sul piano etico invece le opinioni divergono. C’è chi ritiene che l’Arte AI svaluti il ruolo dell’artista umano e la sua creatività unica. Altri sostengono che anche queste opere abbiano diritto di esistere e trovare un mercato. Come per tutte le cose, insomma, ci sono sostenitori e detrattori.
È legale vendere arte generata dall’AI?
Senza dubbio è possibile vendere le opere d’arte generate dall’intelligenza artificiale, ma ci sono alcuni aspetti da valutare prima di farlo. La questione centrale è se questo tipo di creazioni possano essere coperte da copyright come accade per le opere create da esseri umani.
Secondo alcuni esperti, le leggi attuali sul copyright proteggono solo opere frutto di creatività e contributo intellettuale umano. Di conseguenza, l’arte generata unicamente da AI potrebbe non essere protetta, rendendone la vendita potenzialmente illegale. Tuttavia, la situazione non è così netta. Se l’opera AI viene modificata e rielaborata in modo significativo da una persona, può acquisire elementi di originalità tali da renderla tutelabile dal diritto d’autore. Inoltre l’applicazione delle norme varia nei diversi paesi.
Perciò, non esiste ancora una risposta definitiva sulla liceità di vendere arte AI. Gli esperti raccomandano cautela e di modificare quanto più possibile l’output originale dell’AI prima di vendere l’opera, oltre che verificare le policy delle piattaforme di vendita.
Come vendere le opere d’arte
Vendere opere d’arte generate da intelligenza artificiale richiede alcuni accorgimenti. Innanzitutto, è importante identificare quali piattaforme di vendita online consentano esplicitamente la commercializzazione di contenuti di Arte AI nei loro termini e condizioni d’uso, e iscriversi a tali siti creando un proprio account personale.
Una volta effettuata l’iscrizione, si consiglia di caricare le opere in modo graduale, poche per volta, senza effettuare upload massicci che potrebbero far scattare eventuali sistemi di protezione della piattaforma. Prima della vendita, può essere opportuno apportare piccole modifiche manuali all’output dell’intelligenza artificiale, così da conferirgli un carattere di originalità.
Per massimizzare le opportunità di guadagno, vale la pena considerare sia la vendita singola delle opere che la proposta di bundle a prezzo scontato con più contenuti. Inoltre, oltre alla vendita vera e propria, si può offrire un servizio aggiuntivo di generazione su richiesta di arte personalizzata tramite AI.
In ogni caso, è fondamentale specificare chiaramente nella descrizione che si tratta di prodotti di intelligenza artificiale. Infine, monitorando attentamente l’andamento delle vendite è possibile adeguarsi prontamente ad eventuali cambiamenti nelle policy adottate dalle piattaforme sull’utilizzo dell’AI.
Dove vendere arte generata con l’AI
Negli ultimi anni sono nate diverse piattaforme online dedicate alla vendita di prodotti di intelligenza artificiale. Tra le più note ed utilizzate per commercializzare arte AI ci sono:
1. Etsy
Etsy è un popolare marketplace con un vasto pubblico, adatto per vendere oggetti unici e creativi tra cui anche opere digitali generate da AI.
2. Artsi
Artsi è una piattaforma ancora poco nota, specifica per la vendita di arte digitale, che sta guadagnando popolarità tra gli artisti AI.
3. Wirestock
Wirestock, utile per distribuire automaticamente le proprie opere su diversi siti di micro-vendita come Adobe, Shutterstock, ecc. In questo modo si risparmia un sacco di tempo.
4. AI Art Shop
Come suggerisce il nome stesso, AI Art Shop è un marketplace dedicato esclusivamente ad arte prodotta con l’intelligenze artificiale.
5. Ebay
Ebay è il famoso sito di aste, su cui è possibile vendere anche prodotti fisici con stampe delle proprie opere AI.
6. Instagram
Su Instagram è possibile vendere tanti prodotti diversi, dal marketing di affiliazione alla vendita di magliette, tazze, cuscini o cover personalizzate.
7. Facebook
Il marketplace di Facebook è famoso per l’ampia varietà di prodotti. Si possono usare i gruppi di Facebook per promuovere il proprio lavoro, ma prima di farlo è bene chiedere il permesso.
8. Redbubble
Redbubble è un’ottima piattaforma dove vendere le proprie opere d’arte AI e anche le conversioni sono ottime!
9. Society6
Society6 è una piattaforma di stampa su richiesta che permette di vendere stampe delle opere su diversi prodotti.
10. Saatchi Art
Saatchi Art è un noto sito focalizzato sulla vendita di arte contemporanea, ma è aperto anche ad artisti AI.
Sfruttando questi canali è possibile raggiungere un ampio ventaglio di potenziali acquirenti di arte AI. Le policy sui contenuti generati con l’intelligenza artificiale variano da piattaforma a piattaforma, quindi è bene fare i dovuti controlli, prima di utilizzare ciascuna piattaforma.
Assolutamente sì. Basta utilizzare Photoshop o Inkscape per apportare modifiche al lavoro e non venderlo così com’è.
Quanto si può guadagnare vendendo opere d’arte AI?
In realtà, non c’è un limite. Si può chiedere un prezzo minimo di 10 euro o un prezzo massimo di 500 euro.