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venerdì, Ago 23

Ecco Fyodor, il robot cosmonauta in viaggio verso la Stazione spaziale


Partito il 22 agosto arriverà sulla Stazione spaziale internazionale nella mattina del 24 agosto. Il robot Fyodor rimarrà 13 giorni sulla Iss dove verrà sottoposto a test. Se supererà la prova in futuro potrà sostituire gli astronauti nelle passeggiate spaziali e ridurre i rischi per loro

Poco meno di due metri, 160 chili, il robot cosmonauta Fyodor, appena lanciato nello spazio dalla russa Roscosmos, sta raggiungendo la Stazione spaziale internazionale (Iss). L’obiettivo futuro è quello di aiutare gli astronauti, fra cui anche l’italiano Luca Parmitano, partito lo scorso 20 luglio verso la Iss. Il robot a misura d’uomo è stato appena lanciato con la navetta Soyuz Ms-14, che non contiene equipaggio umano, ed è in viaggio verso la Iss. A rendere noto il lancio è l’agenzia spaziale russa Roscosmos. Fyodor (qui il suo profilo Twitter) potrà essere utile, nelle prossime missioni, per le operazioni extraveicolari.

Fyodor
(foto: Roscosmos via Twitter)

La Soyuz Ms-14 è appena partita e arriverà alle nostre 7,31 di sabato 24 agosto. La capsula Soyuz stavolta non trasporta equipaggio umano ma è partita all’alba del 22 agosto dal cosmodromo di Baikonur soltanto con cibo, attrezzature scientifiche, rifornimenti, medicinali e col robot Fyodor, nome in codice Skybot F-850. A bordo c’è anche un telescopio italiano che serve per studiare i raggi ultravioletti di origine cosmica che colpiscono la terra. Il suo nome è Mini-Euso (dove Euso sta per Extreme Universe Space Observatory). Il robot Fyodor resterà sulla Iss solo 13 giorni, durante i quali verranno compiuti test sulle sue possibili performance nello spazio, e poi tornerà sulla Terra sempre a bordo della Soyuz.

Robot di questo genere in futuro potranno sostituire gli esseri umani durante le passeggiate nello spazio. “Questo è il motivo per cui sono stato creato”, scrive Fyodor – in questo caso umanizzato – sul profilo twitter.

Skybot F-850:
“FEDOR-type robots to substitute humans during spacewalks”
🤖 https://t.co/0nkdNEdqrl @roscosmos🇷🇺@FEDOR37516789: What else is new? That is the very thing I was created for. Extravehicular activity is the anthropomorphic robot main task, for the safety of the crew pic.twitter.com/WDSudXPpDJ

— Russia in USA 🇷🇺 (@RusEmbUSA) August 5, 2019

Per ora il robot sarà sottoposto a prove preliminari. Nel caso in cui tutti i test diano risultati positivi “la prossima generazione di robot Fedor (Final Experimental Demonstration Object Research) sarà messa alla prova durante le attività extraveicolari”, sottolinea Alexander Bloshenko della Roscosmos in un’intervista alla rivista Ria Novosti, riportata dalla stessa agenzia spaziale russa, “nel futuro questo consentirà di minimizzare i rischi per l’equipaggio della Iss”. La prossima generazione di questi robot “sarà in grado di svolgere operazioni nello spazio aperto”, spiega Bloshenko, “un risultato che ridurrà al minimo la necessità di attività extraveicolari per gli astronauti”.

Insomma, bisogna aspettare ancora un po’ e stavolta Fyodor non farà alcuna passeggiata spaziale. Ma se tutto andrà bene in futuro robot cosmonauti simili potrebbero aiutarci nei compiti più difficili non solo a terra, ma anche nello Spazio.

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