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venerdì, Ott 25

Ecco la nuova Golf: è digitale e si aggiorna come uno smartphone


Volkswagen ha presentato l’ottava generazione della sua auto più famosa, che può contare su tanta tecnologia a bordo e su aggiornamenti via internet

La Golf di ottava generazione.

La Volkswagen ha presentato l’ottava generazione della Golf, la media per eccellenza. Stiamo parlando della vettura che più di ogni altra ha contribuito a decretare la fortuna del gruppo tedesco. Sembrano passati secoli da quel 1974, anno in cui venne prodotta la prima generazione della Golf, nata dalla sapiente matita di Giorgetto Giugiaro. Le successive generazioni si sono evolute mantenendo però sempre la stessa anima, quella dell’auto “della famiglia”, ma perfetta anche per i giovani rampanti. Con l’ottava generazione, che potrebbe essere l’ultima a motore endotermico, si chiude il cerchio.

La nuova auto racchiude il meglio della tecnologia di cui attualmente dispone il costruttore tedesco. Ed è proprio sotto il profilo tecnologico che la Golf ha compiuto un grande, grandissimo, passo in avanti, rompendo in modo brusco con il passato.

Infatti, esteticamente, l’ottava generazione è semplicemente una Golf e, anche se sono state fatte modifiche, le forme restano sostanzialmente quelle di sempre. La Volkswagen ha fatto un’operazione di pulizia delle linee. Nel frontale si può notare la mascherina sottile e i fari full led (i matrix IQ.Light, costituiti da 22 diodi per ogni proiettore, sono optional) che presentano un design più moderno; anche il paraurti e il cofano, che ha due nervature, sono stati rivisti. Al posteriore si notano i fanali, più larghi e geometrici. 

Vista lateralmente, la Golf di ottava generazione mantiene sempre la stessa fisionomia, con le linee pulite, i passaruota regolari e il generoso montante posteriore. Da segnalare anche la presenza del nuovo marchio del brand, introdotto in occasione della presentazione della prima elettrica ID.3 e che può contare su uno stile più minimalista. 

Se fuori “la musica” non è troppo cambiata è salendo all’interno che si nota la rivoluzione. In virtù delle nuove tendenze che vogliono la strumentazione con pochissimi tasti fisici, la media della casa tedesca ha una plancia asciutta, dove tutti i “vecchi” pulsanti hanno lasciato il posto a quelli “digitali” di tipo soft touch. La strumentazione è chiaramente completamente digitale, grazie alla presenza di un display da 10,3 pollici che, insieme a quello del sistema multimediale da 10, va a creare un’unica superficie senza soluzioni di continuità.

Il ricco sistema multimediale della Golf 8

Il sistema multimediale è completamente rinnovato e sulla Golf di ottava generazione debutta la piattaforma modulare di infotainment, MIB3, che come caratteristica principale ha quella di essere abbinato a una scheda sim, che consente alla vettura di essere sempre connessa e all’utente di fruire di tutta una serie di servizi delle piattaforme We Connect e We Connect Plus.

Questi ultimi includono sia lo streaming, che la web-radio, oltre al controllo da remoto dell’auto, l’hotspot e l’aggiornamento delle mappe online, stato dell’auto e apertura mediante lo smartphone.

La casa tedesca ha migliorato molto anche i comandi vocali che possono essere attivati pronunciando “ciao Volkswagen”; l’assistente della Golf 8, oltre ad essere in grado di rispondere a diverse domande, riconosce la provenienza della voce e, su richiesta, attiva alcune funzionalità dell’auto, come ad esempio il climatizzatore. Grazie agli aggiornamenti via internet è possibile ricevere migliorie o attivare funzioni aggiuntive. Inoltre, la casa tedesca nella nuova Golf ha operato una completa digitalizzazione che consente all’acquirente, non solo di aggiornare il sistema multimediale, ma anche di acquistare funzionalità aggiuntive come per esempio gli ausili di guida, il navigatore o gli abbaglianti automatici.

L’operazione di “pulizia” ha colpito anche i motori, la cui gamma, composta da otto varianti, può contare su versioni mild hybrid e su ibridi ricaricabili. Le versioni mild-hybrid, contrassegnate con l’acronimo eTSI, hanno potenze di 110, 130 e 150 CV e, così come le altre con l’ibrido leggero, fruttano un generatore/motorino d’avviamento, che ricarica una batteria al litio da 48 volt e in trazione aumenta la coppia motrice.

Sono inoltre presenti in gamma due ibride ricaricabili, una da 204 cavalli, la eHybrid, e una da ben 245, la GTE. In queste due versioni il sistema ibrido è composto da un motore elettrico abbinato a un 1.4 a benzina. La batteria agli ioni di litio ha una capacità di 13 kWh e l’autonomia in elettrico dovrebbe superare i 50 km.

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