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La deflessione della luce di una stella lontana quando passa vicino alla massa del Sole prima di giungere a Terra

La deflessione della luce di una stella lontana quando passa vicino alla massa del Sole, prima di giungere a TerraDEA / D’ARCO EDITORI/Getty Images

Le spedizioni

Nel 1919, l’astronomo reale inglese Sir Frank Watson Dyson coordinò allora una doppia spedizione per verificare se Einstein avesse ragione. Una spedizione fu guidata dal direttore dell’osservatorio di Cambridge Sir Arthur Eddington sull’isola africana di Principe. L’altra fu organizzata a Sobral, in Brasile, e guidata da Charles Davidson e Andrew Crommelin. Durante l’eclissi, il Sole avrebbe transitato di fronte alle Iadi, la parte più brillante della costellazione del Toro, un bersaglio perfetto per misurare la deflessione della luce in quanto la loro luminosità avrebbe favorito la misurazione. Gli astronomi delle due spedizioni avrebbero ottenuto fotografie del Sole e delle stelle durante le eclissi: se una stella si fosse spostata a causa della gravità, si sarebbe visto.

L'osservatorio organizzato a Sobral per osservare l'eclissi del 1919

L’osservatorio organizzato a Sobral per osservare l’eclissi del 1919C. Davidson

La deflessione

I risultati delle due spedizioni vennero presentati il successivo novembre alla Royal Society, pubblicati poi l’anno successivo sulla sua Philosophical Transactions. Sull’isola di Principe il tempo parzialmente nuvoloso interferì con la qualità dei dati, mentre a Sobral questi furono di maggiore qualità. In ogni caso, la deflessione misurata a Sobral fu di 1,98 secondi d’arco, a Principe di 1,61 secondi d’arco, entrambi valori in accordo con i risultati teorici della Relatività. Insomma, Einstein aveva ragione, la deflessione era quella da lui calcolata, la Relatività Generale funzionava ed era pronta a cambiare la storia. Un’altra spedizione simile fu poi organizzata nel 1922 in Australia, confermando nuovamente i risultati.



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