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martedì, Gen 31

Elbrus-8SV, la CPU russa consente anche di giocare (ma solo con vecchi giochi)

da Hardware Upgrade :

Il canale YouTube russo Elbrus PC Play ha condiviso i risultati dei benchmark svolti su una CPU Elbrus-8SV in diversi videogiochi. I risultati sono decisamente lontani dalle attuali soluzioni di Intel o AMD, ma sottolineano l’evoluzione dell’architettura che adesso offre prestazioni adeguate al retrogaming.

Da quando i due colossi americani dei microprocessori si sono ritirati dal mercato russo, naturalmente la scelta è diventata a dir poco limitata per i consumatori dell’ex Unione Sovietica. Elbrus e Baikal sono attualmente le uniche due gamme di CPU disponibili nel paese, ragion per cui i clienti locali non possono che puntare su una delle due proposte.

Nel caso dell’Elbrus-8SV si tratta del successore dell’Elbrus-8S e introduce numerose novità. È una CPU a 8 core realizzata con processo produttivo a 28 nm di TSMC, ma ad una frequenza di 1,5 GHz invece che di 1,3 GHz come per la versione 8S. La nuova CPU aggiunge anche il supporto alla memoria DDR4-2400 ECC, un grande balzo in avanti rispetto alla DDR3-1600 dell’Elbrus-8S. Infine, la memoria cache di terzo livello condivisa passa a 16 MB, ovvero 2 MB per singolo core.

Specifiche che, seppur molto lontane da quelle degli Intel Core o degli AMD Ryzen, non hanno impedito a Elbrus PC Play di testare il processore con alcune glorie del passato. La CPU è stata abbinata a una scheda grafica AMD Radeon RX 580 e girava sul sistema operativo proprietario russo Elbrus OS 7.1 basato su Linux 5.4.

Uno dei titoli in cui sono stati registrati i risultati migliori è stato S.T.A.L.K.E.R.: Call of Prypiat nel quale ha superato agevolmente i 30 fps a impostazioni medie. Meno fortunato è stato il suo predecessore, S.T.A.L.K.E.R.: Clear Sky, dove la CPU non è riuscita a superare i 10 fps. L’utente ha provato anche uno dei titoli Bethesda di maggior successo, The Elder Scrolls III Morrowind, dove però il framerate è risultato piuttosto altalenante passando dai 30 ai 200 fps a seconda della complessità della scena. Lo stesso vale per The Dark Mod che oscillava tra i 30 e i 60 fps a impostazioni basse.

Il Moscow Center of SPARC Technologies (MCST) che sviluppa l’Elbrus ha già anticipato che nel prossimo futuro arriverà l’Elbrus-16C, il primo a proporre una configurazione a 16 core. Il nuovo chip farà un importante salto sul fronte del processo produttivo con il passaggio ai 16 nm e toccherà frequenze operative di 2 GHz. Insieme a 32 linee PCIe 3.0, la nuova CPU dovrebbe offrire un aumento prestazionale pari al 160% rispetto all’attuale Elbrus-8SV.  

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