Seleziona una pagina
mercoledì, Nov 04

Elezioni americane, come si sono preparati Facebook e Twitter



Da Wired.it :

I due social network hanno provato a limitare fake news, insulti e violenza politica sulle proprie piattaforme. Una battaglia vinta solo in parte. E ora si preparano alla sfida dell’election day

casa-bianca-2
(foto: Getty Images)

È arrivato l’Election Day negli Stati Uniti. La battaglia politica tra i candidati al ruolo di prossimo inquilino della Casa Bianca, l’attuale presidente repubblicano Donald Trump e il democratico Joe Biden, è quasi terminata. Nei mesi che hanno preceduto questo giorno cruciale per gli Stati Uniti, i social network hanno giocato un ruolo fondamentale agendo da palcoscenico per i candidati, da supervisori della campagna e  da fact checker delle loro affermazioni.

Dire “mesi precedenti”, però è riduttivo perché i social network hanno iniziato a guardare alla politica con occhi diversi dopo le elezioni del 2016. In quell’occasione la supervisione dei contenuti, la gestione degli annunci pubblicitari e la verifica dei fatti non hanno ricevuto la giusta attenzione. Memori dei loro errori Facebook, Twitter, Instagram e le altre piattaforme hanno adottato delle contromisure, talora accolte con favore, talvolta criticate, con successo o senza ottenere i risultati sperati.

Facebook

Il social network più usato al mondo si è impegnato sul fronte politico creando una vera e propria war room per tenere sotto controllo la disinformazione. Questo strumento è stato impiegato per la prima volta per combattere fake news, disinformazione e eccessivo spam durante le elezioni statunitensi di metà mandato del 2018 e per le successive presidenziali in Brasile.

Successivamente il team è stato impiegato durante i grandi eventi politici. Facebook ha sviluppato gradualmente una sezione del social network interamente dedicata alle informazioni sulle votazioni in corso: il centro di informazioni sul voto. Questo hub racchiude il lavoro di 40 diversi team interni di Menlo Park e condivide le informazioni anche con piattaforme rivali.

Facebook però, non ha sempre dato il massimo per proteggere la trasparenza degli annunci politici. Come riscontrato da una ricerca della New York University, Menlo Park non avrebbe etichettando gli annunci pubblicitari mostrando chi li avesse pagati, contrariamente a quanto richiesto dalle stesse regole della piattaforma.

Nel complesso Facebook e Instagram hanno mantenuto un atteggiamento particolarmente severo in campo politico bloccando migliaia di annunci che riportavano notizie diffamatorie o false, bandendo gruppi estremisti e cercando di fornire informazioni verificate.

Facebook ha inoltre introdotto una forma di silenzio elettorale, impedendo agli annunci politici dell’ultimo minuto di comparire sulle pagine. Il centro di informazioni sul voto continuerà ad agire anche dopo l’election day impedendo ogni tentativo di prematura esultanza da parte dei candidati al ruolo di presidente. Solamente a conteggio finito Facebook permetterà di pubblicare post che riportano il reale vincitore.

Twitter

Anche il social network dell’uccellino si è mosso per impedire che la disinformazione politica circolasse sulla sua piattaforma. L’approccio di Twitter, però, è stato più “brutale” rispetto a Facebook. Dal 22 novembre 2019 ha chiuso la porta in faccia alle pubblicità politiche.

E anche sulle fake news Twitter si è mosso diversamente. Eliminare un contenuto falso sarebbe stata un’azione di censura e non avrebbe permesso agli utenti di farsi un’idea su cosa veniva pubblicato e da chi. Pertanto il social network ha deciso di utilizzare un sistema di avvisi ed etichette che informano gli utenti riguardo ai contenuti condivisi.

Allo stesso modo Twitter si è comportato con i tweet dei politici che violano le regole della piattaforma pubblicando tweet razzisti, violenti o disinformanti. In tutti i casi, il social network appone un’etichetta che segnala la violazione delle regole e, a detta dei vertici di Twitter, fornirebbe all’utente un contesto per una presa di coscienza.

Tra le ultime manovre per limitare maggiormente la disinformazione politica Twitter ha modificato temporaneamente la meccanica dei retweet obbligando gli utenti a commentare, o almeno a prendersi un momento di riflessione, prima di ripubblicare un contenuto. Come Facebook, anche Twitter terrà a bada le premature celebrazioni di vittoria consentendo i tweet che dichiarano il reale vincitore delle elezioni presidenziali solamente dopo che i risultati ufficiali sono stati presentati.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]