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venerdì, Nov 06

Elezioni Usa, le ultime da Arizona, Nevada e Georgia



Da Wired.it :

Un riepilogo della situazione a due passi dal traguardo: cosa sappiamo, quando arrivano gli ultimi aggiornamenti e che può succedere (se ve lo state chiedendo: sì, Trump potrebbe ancora vincere, anche se è difficile)

(foto: Pixabay)

La notte non ha portato consiglio. Donald Trump e Joe Biden sono ancora allo showdown finale in Arizona, Georgia e Nevada, stati che in pochi avrebbero predetto essere decisivi per decidere il nuovo inquilino della Casa Bianca, coi democratici in vantaggio e gli spogli ancora in corso in Arizona, Nevada, Pennsylvania e Georgia. Biden è nettamente favorito, ma Trump potrebbe ancora farcela, anche se con probabilità inferiori. E intanto il presidente uscente grida ai brogli, senza avere grandi prove, sui voti per posta.

Su questa pagina potete tenere monitorata la situazione, di cui riepiloghiamo gli ultimi aggiornamenti, man mano che escono.

Arizona

I voti in palio per il Collegio elettorale sono 11. Il vantaggio di Biden su Trump si è ridotto (51% contro 48,5%), e secondo il New York Times il presidente uscente ha raggiunto la percentuale di cui aveva bisogno per riuscire a riacciuffare Biden. Purtroppo per i prossimi decisivi aggiornamenti della contea di Maricopa, dove si trova la capitale Phoenix e dove Biden è avanti qualche migliaio di voti, dovremo aspettare.

I funzionari elettorali dello stato ora devono fare i conti con proteste organizzate (e armate) dei supporter di Trump, che chiedono un conteggio dei voti che non danneggi il loro candidato.

La campagna di Trump ha trascorso le ultime settimane in Arizona, cercando strenuamente di impedire a questo stato – da anni in fase di profondi cambiamenti demografici: tradizionalmente bianco, gli ispanici ora rappresentano un quarto del suo elettorato – di scegliere un democratico come presidente per la prima volta dal 1996. 

Nevada

I voti in palio per il Collegio elettorale sono 6, e anche qui il distacco è minimo: Biden al 49,5% e Trump al 48,5%. Restano decine di migliaia di voti per corrispondenza (di tendenza più facilmente democratica, come abbiamo visto) e le schede provvisorie. Qui si è deciso di prendersi più tempo per finire il conteggio delle schede e ancora si aspettano notizie definitive.

Il Nevada è uno degli stati più contesi nella corsa presidenziale – anche se nessuno avrebbe scommesso su una sua importanza così centrale – e Trump spera di rivalersi della sconfitta patita a vantaggio di Hillary Clinton nel 2016. Il vantaggio costante di Biden nei sondaggi sottolinea le dinamiche mutevoli di questo swing state con un elettorato diversificato. La pandemia di coronavirus quest’anno ha danneggiato gravemente il Nevada, che vive degli indotti del turismo, facendo crescere gravemente la disoccupazione. Anche qui si segnalano manifestazioni di protesta di marca trumpiana.

Georgia

I voti in palio per il Collegio elettorale sono 16. Dopo un vantaggio di Trump più ampio – sui 100mila voti – durato a lungo, Biden ha chiuso il gap con l’avversario: gli ultimi dati parlano di addirittura di un pareggio al 49,4%. Tuttavia, la maggior parte dei voti ancora da conteggiare sono nella contea di DeKalb e in altre contee nei sobborghi della capitale Atlanta che sono state conquistate da Biden durante la campagna elettorale.

Nella contea di Fulton, quella della capitale Atlanta, prevalentemente democratica, Biden ha guadagnato terreno, e lo stesso è successo in quella di DeKalb, anch’essa parte dell’area metropolitana dello stato. Per sapere come andrà a finire bisogna attendere le 16.30 ora italiana del 5 novembre.

La Georgia è stata a lungo una roccaforte repubblicana, diventando per i democratici un luogo tabù sia per la corsa presidenziale che per la lotta per il controllo del Senato. Il presidente Trump ha vinto lo stato per cinque punti percentuali nel 2016 e nessun democratico è riuscito a conquistarlo dal 1992.

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[Fonte Wired.it]