Nel corso della sua illustre carriera ottenne vari risultati importanti, tra cui il quinto posto nell’edizione del 1928 della Targa Florio
Il 16 novembre 1900 nacque a Omuloc, in Repubblica Ceca, Alzbeta Pospiailova, più nota come Eliška Junková o Elisabeth Junek, una donna destinata a lasciare il segno nel mondo delle corse automobilistiche. Nel corso della sua illustre carriera ottenne vari risultati importanti, tra cui il quinto posto nell’edizione del 1928 della Targa Florio, e diventò la prima donna a vincere un evento del Grand Prix (al Nürburgring, in Germania). Per ricordarla e celebrare i 120 anni dalla sua nascita, Google ha scelto di dedicare un doodle alla “Regina del volante”.
La vita di Eliška Junková
approfondimento
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Nel Doodle, Junková è raffigurata a bordo della sua Bugatti, indossa i tipici vestiti dei piloti e sfoggia il sorriso che le valse il soprannome “smíšek”. L’amore della donna per i motori era intrinsecamente legato a quello che provava per suo marito, Vincenc “Cenek” Junek. Fu proprio grazie a lui se si avvicinò al mondo delle corse automobilistiche e scoprì di avere un talento fuori dal comune. Purtroppo, nel 1928 Vincenc perse la vita a causa di un incidente: straziata dalla sua morte, Junková decise di ritirarsi dalle corse automobilistiche e di vendere tutte le vetture di cui era in possesso. Negli anni successivi si dedicò ai viaggi, un’altra delle sue passioni, e si sposò con lo scrittore Ladislav Khas. Nonostante la fine improvvisa della sua carriera, il mondo delle corse non la dimenticò mai del tutto. Nel 1989, all’età di 89 anni, partecipò come ospite a una reunion.
I doodle
Oltre che per onorare la vita di persone che hanno compiuto delle imprese incredibili, i doodle vengono spesso utilizzati da Google anche per celebrare l’arrivo di una festività. In occasione di Halloween 2020, per esempio, il colosso di Mountain View ha sorpreso gli utenti con un vero e proprio videogioco dedicato alla notte più spaventosa dell’anno, strettamente collegato a quello uscito nel 2016: “Magic Cat Academy”.