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martedì, Feb 28

Elly Schlein prima segretaria del Pd, la storia



Da Wired.it :

In controtendenza con la scarsa partecipazioni alle regionali, più di un milione di persone è andato a votare per le primarie del Partito democratico (Pd), scegliendo Elly Schlein come nuova segretaria. Con il 53,8% delle preferenze è diventata la prima donna alla guida del Pd, sconfiggendo il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, favorito alla consultazione interna ai circoli del partito.

“Il Pd è vivo e questo è un mandato a cambiare, una linea chiara che metta al centro il contrasto alla disuguaglianza e l’emergenza climatica – ha detto Schlein nel suo discorso dopo la vittoria riportato da Ansa -. Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità“.

Classe 1985, è nata nella Svizzera italiana da padre statunitense e madre italiana. Ha studiato giurisprudenza all’Università di Bologna, dove si è laureata con il massimo dei voti nel 2011 e ha contribuito a fondare l’associazione universitaria Progrè, che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi legati alle migrazioni e alla realtà carceraria.

La carriera politica

La sua vita politica comincia nel 2008, quando si reca a Chicago per partecipare come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama per le presidenziali statunitensi. Esperienza che ripeterà nel 2012, durante la corsa di Obama per il secondo mandato.

Sempre nel 2012 si unisce al Partito democratico, diventando poi animatrice del movimento Occupy Pd, in protesta contro i 101 parlamentari che bloccarono la corsa di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica. Nel 2013 sostiene Giuseppe Civati, deputato alla Camera, come segretario del Pd, ma quell’anno le primarie vengono vinte da Matteo Renzi.

Nel 2014, con una campagna elettorale incentrata sulle tematiche ambientali, viene eletta al Parlamento europeo con 53 mila preferenze e nel 2015 lascia il Pd in dissenso con le politiche di Renzi, definite come di “centrodestra”, si legge su Repubblica.

Dal 2015 al 2019 milita all’interno di Possibile, il movimento di Civati, ma ne esce per candidarsi alle elezioni regionali dell’Emilia Romagna nel 2020, con una lista civica formata da Articolo uno e Sinistra italiana, nella coalizione di centrosinistra. Stefano Bonaccini, che in quelle elezioni è stato confermato presidente della regione, la sceglie come vicepresidente.

Alle elezioni politiche del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati come indipendente tra le liste del Partito democratico, risultando eletta e dimettendosi dalla vicepresidenza della regione. Con le dimissioni di Enrico letta a segretario del Pd, dopo la sconfitta delle politiche, Schlein decide di rientrare nel partito per candidarsi ufficialmente alla segreteria.

La vittoria alla segreteria del Pd

Il 26 febbraio 2023 vince le elezioni primarie del Pd, venendo eletta come prima donna segretaria del partito e strappando anche il record di Renzi come più giovane segretaria. Inoltre, è la prima candidata a ribaltare il voto degli iscritti del partito, che durante le consultazioni interne avevano scelto Bonaccini.



[Fonte Wired.it]