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giovedì, Apr 20

Elon Musk potrebbe denunciare Microsoft per una questione di soldi (e di intelligenza artificiale)

da Hardware Upgrade :

Elon Musk ha ventilato azioni legali contro Microsoft, sostenendo che la società ha addestrato le sue soluzioni di intelligenza artificiale usando illegalmente dati di Twitter. La dichiarazione, non corroborata al momento da prove o altri dettagli, è al momento da vedersi come una minaccia, una ritorsione per la scelta di Microsoft Advertising di non supportare più Twitter, dopo che il social ha modificato i requisiti di pagamento per accedere alle proprie API.

È altamente probabile che Musk, quando parla di addestramento illegale, si riferisca a OpenAI e al suo ChatGPT, integrato in molteplici servizi della casa di Redmond come Bing, Edge e Microsoft 365 dopo la firma di un accordo di ferro (da 10 miliardi di dollari) tra le due realtà. Non è detto che Musk passi all’azione, visto che più di una volta ha usato i post su Twitter per influenzare e pilotare situazioni a lui indigeste.

Microsoft, interpellata da The Verge, non ha voluta commentare le dichiarazioni dell’imprenditore, mentre l’indirizzo email di Twitter per la stampa ha risposto con l’emoji della cacca a un giornalista in cerca di maggiori informazioni.

Un messaggio in una pagina di supporto della piattaforma pubblicitaria di Microsoft, riporta che il servizio “non supporterà più Twitter” a partire dal 25 aprile 2023, il che significa che le aziende non potranno più usare la piattaforma Microsoft per gestire i propri tweet e tutto il resto. Gli altri social, invece, continueranno a essere gestibili da un unico posto.

Come scritto in apertura, Twitter ha annunciato la decisione di mettere la sua API dietro un paywall. Le grandi realtà come Microsoft, quindi, sono costrette a pagare almeno 42.000 dollari al mese per avervi accesso. Soldi che la casa di Redmond non farebbe fatica a sborsare, ma evidentemente non vuole farlo (o, semplicemente, vuole uno sconto).

Sullo sfondo, inoltre, c’è l’intenzione di Musk di fare concorrenza ChatGPT con una sua soluzione chiamata TruthGPT, di cui però ancora si sa molto poco. Da una parte quindi Microsoft che prende posizione contro l’obolo, dall’altra un Musk irritato che minaccia azioni legali. Come finirà? Un nulla di fatto o ci troviamo al principio di una “succosa” querelle?

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