Dipendente Microsoft aggira blocco e invia email su Palestina
Una dipendente di Microsoft, Nisreen Jaradat, è riuscita ad aggirare un blocco introdotto dall’azienda per limitare le email contenenti termini come “Palestina”, “Gaza” e “genocidio”. Il blocco era stato introdotto la scorsa settimana per ridurre le “email a sfondo politico”.
Il 22 maggio, il sito specializzato The Verge aveva confermato l’implementazione di alcune modifiche alla posta elettronica aziendale per ridurre le email politiche. Tuttavia, Jaradat, ingegnere del supporto tecnico di Microsoft, ha trovato il modo di inviare un’email a migliaia di dipendenti con l’oggetto “non potete liberarvi di noi”.
Nel corpo dell’email, Jaradat esprime la sua opinione riguardo al trattamento riservato ai palestinesi dalla compagnia, affermando di essere “stufa del modo in cui la nostra gente è stata trattata” e invitando i dipendenti Microsoft a firmare una petizione promossa dal gruppo No Azure for Apartheid, che esorta a porre fine ai contratti del colosso americano con il governo israeliano.
Il gruppo No Azure for Apartheid è stato protagonista di diverse azioni di protesta nelle ultime settimane, tra cui alcune durante il discorso di apertura di Satya Nadella, AD di Microsoft, alla conferenza per sviluppatori Build 2025.
Al momento, non è chiaro come Jaradat sia riuscita a eludere il blocco imposto sulle parole chiave.
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