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Emily Blunt e The Rock ci raccontano i loro ruoli in The Smashing Machine, il film sul campione di MMA Mark Kerr

by | Nov 24, 2025 | Tecnologia


Secondo Emily Blunt, che è tornata a recitare accanto a Johnson dopo l’esperienza di Jungle Cruise, il messaggio del film riguarda soprattutto la salute mentale: “Lottare è positivo. È proprio da lì che nasce la crescita personale. Penso che a volte, quando si vivono certe esperienze da bambini – e io, come la maggior parte delle persone, ho avuto la mia dose di difficoltà – si ha la sensazione che queste diventeranno parte della propria identità. Credo che sia importante ricordarlo: va bene soffrire un po’ e va bene lottare. Penso che The Smashing Machine, in un certo senso, sia emblematico di questo. Alla fine si vede Mark sorridere, anche se ha perso l’ultimo incontro. Questo è il grande messaggio del film: non lasciare che il tuo bisogno di successo eclissi il tuo bisogno di guarire e il tuo bisogno di stare bene mentalmente”. A questo proposito, ha sottolineato come il cinema stia cambiando nel modo in cui i film parlano della salute mentale e delle vulnerabilità, anche delle persone famose: “Penso che The Smashing Machine sia una bellissima rappresentazione della mascolinità. È film che ti permette di vedere cosa succede nell’intimo a un uomo che all’esterno sembra invincibile, ma interiormente sta cadendo a pezzi”. E ha continuato: “Il film ci dice che forse le persone come Kerr sono i veri eroi, quelli che stringono i denti, quelli che non hanno tutte le risposte“.

Come Kerr, anche The Rock, star del wrestling, ha imparato a coltivare una dura disciplina e al contempo a sopportare il dolore e la fatica: per alcuni può essere logorante, altri invece diventano più forti: “Col passare del tempo, sotto la pressione degli sforzi e dello stress, si può crollare” ha osservato. “Ma questi possono anche trasformarsi in un enorme vantaggio, perché creano un tessuto cicatriziale. Creano un callo nel tuo cervello mentre superi la fatica, e creano piccoli calli sulle tue mani che ti aiutano a sopportare il dolore. Quindi adoro questo aspetto”. E ha aggiunto, tornando a parlare di Kerr: “Amo The Smashing Machine proprio perché esplora il rapporto che Mark aveva con il dolore, che è una cosa che nessuno vorrebbe provare. Ma quando proviamo dolore, iniziamo a renderci conto di qual è la nostra soglia di sopportazione. A volte arriviamo a pensare che non c’è modo di sopportarlo, ma invece ci riusciamo. Purtroppo, Mark ha portato il suo dolore all’estremo e poi lo ha mascherato con la dipendenza dalle droghe”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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