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martedì, Ott 11

Emissioni di metano: recuperarlo in atmosfera salverebbe il clima e risolverebbe la crisi energetica

da Hardware Upgrade :

Dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 e di quanto è avvenuto a settembre abbiamo parlato in questo articolo e se da una parte le dinamiche dell’evento sono ancora sotto indagine, dall’altra quanto accaduto ha messo in luce l’inadeguatezza europea nel monitorare le emissioni di metano. Contrariamente a quanto accade per la CO2, in Europa oggi abbiamo una scarsa conoscenza delle potenzialità del metano come gas clima-alterante, e quanto avvenuto nel Baltico lo ha messo ben in evidenza.

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In termini di emissioni antropogeniche, il metano è il secondo gas serra più abbondante dopo l’anidride carbonica ed è responsabile di circa il 30% del riscaldamento attuale; ha inoltre una straordinaria capacità di intrappolare il calore (tecnicamente GWP, potenziale di riscaldamento globale), pari a 84 volte quella della CO2 considerando un periodo di 20 anni ed è un precursore dell’ozono troposferico (da non confondere con l’ozono in stratosfera – a più di 10 km di altezza –, che ci protegge dagli UV solari).

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Nonostante la sua pericolosità le stime delle emissioni CH4 sono soggette a un elevato grado di incertezza, eppure attualmente saremmo in grado di recuperare buona parte del metano disperso ottenendo due risultati di grande importanza: diminuire sensibilmente l’effetto serra presente nell’atmosfera riappropriandoci al contempo di una preziosa risorsa.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), oltre il 70% delle emissioni globali di metano dell’industria Oil&Gas può essere recuperato utilizzando le tecnologie oggi disponibili, con costi minimi o marginali per i fornitori. La Clean Air Task Force (CATF), una delle organizzazioni partner dell’Environmental Defense Fund, ha condotto una campagna di sensibilizzazione mirata a evidenziare le emissioni fuggitive di metano in Europa e quelle programmate dell’industria energetica, documentando per due anni l’inquinamento da metano proveniente da oltre 215 impianti Oil&Gas in 13 Paesi dell’Unione.

Secondo la Iea, se nel 2021 le perdite globali di metano da operazioni fossili fossero state recuperate e commercializzate, il mercato avrebbe avuto una disponibilità di altri 180 mld di mc di gas: per fare un paragone, secondo le stime del MiSE il nostro consumo annuale di metano è compreso fra i 73 e 76 miliardi di metri cubi.

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