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Employer Branding e Gen Z: come attrarre i talenti di domani

da | Lug 16, 2024 | Tecnologia


Oggi più che mai, l’employer branding gioca un ruolo chiave nell’attrarre e trattenere i giovani talenti. Valori aziendali solidi, un buon equilibrio tra vita privata e lavoro, possibilità di avanzamento, uso delle tecnologie, responsabilità sociale e trasparenza sono elementi decisivi nelle scelte di carriera delle nuove generazioni. Le aziende che incarnano questi valori non solo attirano i talenti più brillanti, ma costruiscono anche una reputazione forte e duratura nel mercato.

I trend dell’Employer Branding

Ma quali sono i trend dell’Employer Branding e quali sono le strategie che le imprese possono adottare per ingaggiare collaboratori più giovani? Secondo l’Employer Brand Research 2024 di Randstad, uno studio rappresentativo dell’employer brand basato sulle percezioni del pubblico generale, i potenziali dipendenti italiani, tra i 18 e i 24 anni, cercano principalmente un equilibrio tra lavoro e vita privata (64%), un’atmosfera di lavoro piacevole (61%), equità (59%), progressione di carriera (58%), retribuzione e benefit (55%), e sicurezza del posto di lavoro (53%).

Inoltre, la Gen Z è leader nei cambiamenti di lavoro (17%). Lo studio di Randstad rivela che sia la Gen Z che i Millennials intendono cambiare lavoro nei primi 6 mesi del 2024 più delle altre generazioni: “Una remunerazione insufficiente continua a essere il motivo principale per prendere in considerazione un cambiamento di lavoro, con le donne e le persone con livelli di istruzione medio-bassi che attribuiscono una maggiore priorità a questo fattore. Al contrario, le ragioni legate allequità rivestono maggiore importanza per la Gen Z. Inoltre, coloro che ritengono che le proprie aspettative non siano soddisfatte per quanto riguarda le opportunità di sviluppo sono più propensi a lasciare un datore di lavoro rispetto a coloro che vedono soddisfatte le proprie aspettative”.

Per rispondere alle aspettative di Gen Z, le aziende devono introdurre flessibilità nel modo di lavorare. I lavoratori della Gen Z prediligono la flessibilità del lavoro a distanza, divenuta lo standard globale durante la pandemia. La flessibilità è parte delle loro aspettative ed è sinonimo di produttività, minori distrazioni e una riduzione dei fattori di stress che aggravano le problematiche legate alla salute mentale della Gen Z.

In linea con questo punto, le aziende devono assicurare un degno supporto alla salute mentale. Malgrado un incremento dell’attenzione verso la salute mentale da parte dei datori di lavoro, lo stigma persiste. I lavoratori della Gen Z aspirano a un impatto tangibile mediante un accesso facilitato alla prevenzione, una leadership compassionevole e una cultura aziendale incentrata sul benessere. In aggiunta, come menzionato in precedenza, i giovani lavoratori richiedono standard più elevati in termini di diversità ed equità, chiedendo azioni mirate per creare ambienti inclusivi che supportino ogni forma di identità. Le politiche aziendali dovrebbero promuovere un coinvolgimento autentico, gruppi di supporto per i dipendenti e una leadership che rifletta la diversità.

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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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