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venerdì, Dic 18

Enel vende la sua quota in Open Fiber: più vicina la rete unica



Da Wired.it :

La quota oscilla fino all’intera partecipazione in Open Fiber. A comprare è il fondo australiano Macquaire. Si completa il quadro per varare una società unica della rete

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Enel avvia la procedura di cessione della sua partecipazione in Open Fiber al fondo australiano Macquarie. Il consiglio di amministrazione della società energetica ha infatti deliberato la vendita alla società finanziaria australiana del 40%50% capitale dell’operatore di rete wholesale, impegnato nel progetto di costruzione della rete in banda ultralarga in per un corrispettivo dell’operazione compreso tra 2,12 e 2,65 miliardi di euro.

Nel caso della cessione del 50%, Enel andrebbe a cedere l’intera sua partecipazione in Open Fiber, che risulterebbe così controllata alla pari da Macquarie e da Cassa depositi e prestiti equity, al momento azionista per l’altro 50% dell’azienda di telecomunicazioni. Un simile scenario prevede anche il trasferimento da parte di Enel alla società australiana del totale dei prestiti degli azionisti a Open Fiber, per un controvalore di 270 milioni di euro al 21 giugno 2021, data entro cui dovrebbe concludersi l’operazione.

Nel caso di un accordo di cessione del 40%, invece, la quota che Enel trasferirà a Macquarie è pari all’80% dei prestiti e degli interessi degli azionisti, per un controvalore di circa 220 milioni.

Oltre a queste condizioni, poi, negli accordi di vendita Enel si garantisce anche il 75% dell’eventuale risarcimento che potrebbe risultare dalla risoluzione positiva del contenzioso tra Open Fiber e Tim. A giugno Open Fiber aveva denunciato Tim per condotta anticoncorrenziale nei confronti di potenziali altri operatori interessati a partecipare alla costruzione della rete unica a banda larga nel nostro paese.

Inoltre, in caso di creazione della rete unica, se Macquarie ottenesse un rendimento dell’investimento superiore al 12,5% nel trasferimento della partecipazione in Open Fiber, Enel otterrebbe il 20% del valore realizzato al di sopra di quella soglia, fino a un massimo di 500 milioni di euro nel caso di cessione del 50% e di 400 milioni nel caso del 40%.

Con l’accordo sulla vendita, il processo di fusione tra Open Fiber e Tim per una rete unica in Italia potrebbe acquistare nuovo impulso. Con protagonista il gruppo Macquarie, che in Italia corre, ancora insieme a Cdp, anche nella partita per l’acquisizione di Autostrade.

Infine, tra le condizioni poste dall’accordo c’è l’autorizzazione data da Open Fiber a Macquarie alla condivisione “con un numero ristretto di potenziali co-investitori le informazioni acquisite nel corso della due diligence svolta”, come si legge ancora nella nota, oltre al mancato esercizio del diritto di prelazione riconosciuto a Cdp Equity e alla possibilità di condivisa tra Cassa depositi e prestiti e Macquarie di apportare modifiche ad aspetti della governance di Open Fiber nel caso di accordo sulla vendita del 50%.

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[Fonte Wired.it]