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martedì, Gen 28

Energia da fonti rinnovabili, l’Europa più vicina agli obiettivi 2020


Con il 18% di energia prodotta da fonti rinnovabili, nel 2018 l’Europa ha compiuto un ulteriore passo verso l’obiettivo del 20%. Bene l’Italia

(foto: skeeze via Pixabay)

Mentre continua il duello a distanza sul clima tra Donald Trump e Greta Thunberg, l’Europa compie un altro passo verso il raggiungimento degli obiettivi del Pacchetto per il clima e l’energia 2020. Quelli, per intendersi, che impegnavano i Paesi a tagliare del 20% le emissioni inquinanti, migliorare del 20% l’efficienza energetica e consumare il 20% di energia da fonti rinnovabili.

Il tema, nello specifico, è proprio quest’ultimo. Stando ai dati diffusi ieri da Eurostat, nel 2018 il 18% dell’energia utilizzata nei Paesi dell’Unione é stata prodotta grazie alle rinnovabili. Un dato che conferma il trend in aumento degli ultimi anni.

In verde, nel grafico, è rappresentata la quota di energia rinnovabile consumata sul totale, in rosso l’obiettivo da raggiungere. Un obiettivo che varia da Paese a Paese: per Malta, ad esempio, é fissato al 10%, per la Norvegia al 67,5%. Questo perché la quota di riduzione richiesta è stata calcolata in modo da riflettere la situazione di partenza.

Di default viene mostrata la situazione relativa all’intera Unione europea. Utilizzando il filtro in basso (o in alto a sinistra per chi legge da desktop) è possibile visualizzare l’andamento nei singoli Paesi. Per esempio l’ che dal 2015 è oltre l’obiettivo del 17% fissato per il 2020. Anche se nel 2018 ha ridotto di mezzo punto percentuale la quota di rinnovabili.

Per avere invece un quadro di insieme della situazione nell’ultimo anno per il quale siano disponibili i dati, é possibile fare riferimento a questa mappa:

I Paesi colorati in verde sono quelli che nel 2018 avevano superato l’obiettivo fissato per il 2020, quelle nero sono invece le nazioni che ancora non lo hanno raggiunto. Il cerchio arancione è dimensionato sulla percentuale di energia da fonti rinnovabili che deve essere raggiunta entro quest’anno.

Come si può notare, i Paesi scandinavi sono quelli nei quali il superamento del target 2020 è più significativo. Bene anche Estonia, Croazia, Bulgaria e Repubblica ceca. In territorio positivo, per mutuare un’espressione dalla finanza, anche l’Italia.

Olanda e Francia sono invece le nazioni più lontane dagli obiettivi, rispettivamente del 6,6 e del 6,4%. Amsterdam ha 12 mesi di tempo per raggiungere il 14% di consumi energetici da fonti rinnovabili, Parigi il 23%. Nonostante questi ritardi, però, nel 2018 l’Europa ha compiuto un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo.

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