Da Wired.it :
Soddisfatto anche il vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal Frans Timmermans.“Stiamo assistendo a una notevole accelerazione delle rinnovabili. Soprattutto per quanto riguarda l’eolico offshore e l’energia solare sui tetti, i numeri sono impressionanti” ha dichiarato. “Questo dimostra che il nostro obiettivo del 45% di energie rinnovabili entro il 2030 è ambizioso ma del tutto fattibile”.
In Italia il gas conta ancora per metà
In Italia le cose vanno diversamente. Da un’analisi di Wired sul dataset fornito da Ember, risulta che in Italia la generazione di elettricità da eolico e solare nel 2022 si è fermata al 17,08%, con l’aggregato di tutte le rinnovabili che si attesta al 36,44%. Il gas conta ancora per metà: ben il 50,68%, con il complesso delle fonti fossili al 63,56% e il carbone al 7,6%.
A fare compagnia all’Italia c’è l’Irlanda (48,57% dell’energia elettrica da gas) un po’ più sotto, staccata di dieci punti, la Grecia (37,3%). Maglia nera la piccola Malta, con l’83,87%. Considerando i virtuosi di solare ed eolico, in testa a tutti ci sono la Danimarca (60,81%), Lituania (48,44%), Lussemburgo (47,06%), poi Portogallo (34,8%), Irlanda (34,18), Grecia (33,33%), Spagna (33,22). Molto male anche per Slovenia (3,39%), Slovacchia (2,55%), Lituania (3,95%), Repubblica Ceca (3,71%).
Interessante vedere i dati del carbone: 42,29% in Bulgaria, 43,44% in Repubblica Ceca, 31,05% in Germania e addirittura 69,27% in Polonia. Sulle bioenergie vanno forte Estonia (29,86%), Finlandia (19,35% e il piccolo Lussemburgo (33,61%), con l’Italia al 6,59%. Interessante anche il dato sull’idroelettrico, che dipende fortemente dall’idro-orografia: davanti a tutti ci sono Austria (addirittura il 55,76%), Lettonia (54,74%), Svezia (40,28) e Croazia (37,89%). Il nostro paese è al 10,74%.
Raffreddare gli entusiasmi
In Italia le reazioni sono tiepide. “Il gas usato per altri scopi, come il riscaldamento e l’industria, lo rende ancora una fonte prevalente, purtroppo – spiega a Wired Italia Maria Grazia Midulla, responsabile energia del Wwf Italia -. Anche se va notato che le pompe di calore (alimentate a energia elettrica, ndr) vanno sempre più forte, dopo la crisi energetica”.