“Il punto non è solo battere i record – ha dichiarato Gkolomeev in un comunicato stampa –, ma superare i limiti. Gli Enhanced games mi hanno dato le risorse e il team per sbloccare un nuovo livello di prestazioni e ora tutto il mondo può vedere cosa è possibile“.
Chi c’è dietro gli Enhanced games
Gli Enhanced games nascono da un’idea di Aron D’Souza, avvocato e investitore legato al discusso miliardario statunitense Peter Thiel. Tra gli altri investitori più in vista ci sono anche Balaji Srinivisan, il miliardario tedesco delle biotecnologie Christian Angermayer (che è anche cofondatore dei Giochi) e la società di investimento di Donald Trump Jr., 1789 Capital, che a febbraio ha partecipato a un round di finanziamenti da diversi milioni di dollari.
D’Souza si è guadagnato l’attenzione dei media grazie alla sua idea controversa, che è stata criticata da organismi sportivi come il Comitato olimpico internazionale (Cio) e l’Agenzia mondiale antidoping. L’avvocato ha accusato il Cio di riservare un trattamento ingiusto agli atleti, non pagandoli in modo equo pur raccogliendo enormi guadagni. Spiega che l’obiettivo dell’evento è quello di sconvolgere il mondo dello sport – se le Olimpiadi sono un’opera lirica, gli Enhanced games sono un concerto di Taylor Swift – e aprire opportunità di ricerca sulle sostanze attualmente proibite, che a suo dire sarebbero penalizzate per via dell’associazione con i programmi di doping di stato degli anni Ottanta e Novanta.
Nel corso della stessa conferenza stampa di presentazione dell’evento, gli organizzatori hanno anche annunciato la Enhanced performance products, una piattaforma che verrà lanciata quest’estate e offrirà ai clienti negli Stati Uniti un “accesso garantito alla scienza per il miglioramento delle prestazioni, simile ai protocolli su cui fanno affidamento gli atleti più veloci del mondo, come Kristian Gkolomeev“.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
