Seleziona una pagina
venerdì, Feb 28

Eni, piano al 2050: l’85% della produzione sarà gas



Da Wired.it :

Aumenta anche la produzione di energia elettrica da rinnovabili. Si riduce la componente petrolio, che toccherà il picco nel 2025

Il logo di Eni (Marco Bertorello/Afp via Getty Images)
Il logo di Eni (Marco Bertorello/Afp via Getty Images)

Eni guarda oltre al petrolio. Gas e rinnovabili sono, infatti, al centro dei piani che il colosso italiano dell’energia ha presentato il 28 febbraio, illustrando gli obiettivi del gruppo al 2050 e il piano di azione per il periodo 2020-2023. In primo piano soprattutto la progressiva riduzione dal 2025 della produzione incentrata sulla componente olio e una crescita finn all’85% della componente gas, oltre all’aumento degli interventi nella transizione e nella produzione di energie rinnovabili.

In particolare, sul lungo periodo il cane a sei zampe prevede di raggiungere il picco di produzione “oil & gas” a un tasso annuo di crescita del 3,5% entro i prossimi cinque anni, per poi concentrarsi soprattutto sulla produzione di gas, che entro il 2030 arriverà a coprire il 60% della produzione totale e nel 2050 salirà all’85%. Inoltre, Eni prevede un intervento sulla sostenibilità produttiva, con progetti volti alla produzione di energia elettrica da gas tramite la cattura e lo stoccaggio della CO2 per un totale di oltre 40 milioni di tonnellate l’anno previsti al 2050.

Sempre in ottica di sostenibilità, poi, l’azienda punta a una crescita delle energie rinnovabili oltre i 55 Gw nei prossimi trent’anni, puntando soprattutto sulla crescita della fornitura di energia elettrica. Inoltre, sono pianificati anche interventi sulla riconversione degli impianti di raffinazione per la produzione di prodotti “bio” (idrogeno, bio-metano, bio-carburanti) con un incremento fino a 5 milioni di tonnellate entro il 2023. Questo per ridurre “dell’80% delle emissioni nette Ghg dei nostri prodotti energetici al 2050, ben oltre la soglia di riduzione del 70% indicata dalla IEA nello scenario compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”, come scrive nella nota l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

In questo senso, Eni fa sapere che nel medio e lungo termine metterà in campo interventi che prevedono opere di esplorazione e selezione di aree di espansione, soprattutto in area Ocse, per l’ampliamento della fornitura di energia elettrica ai clienti del gruppo, con una stima di oltre i 20 milioni di nuovi contratti al 2050. In particolare, entro il 2023 Eni punta a raggiungere i 3 Gw di capacità installata e salire fino a 5 Gw entro il 2025, con investimenti pari a 2,6 miliardi di euro. A fine 2019 l’installata capacità di produzione di energia elettrica da finti rinnovabili è pari a 167 Mw.

Complessivamente, il piano quadriennale al 2023 prevede investimenti di circa 32 miliardi di euro e un flusso di cassa libero di 25 miliardi di euro per tutto il periodo. Inoltre, per gli obiettivi di sostenibilità e il processo di decarbonizzazione della società, Eni pianifica investimenti di 4 miliardi di euro nel medio e lungo termine in fonti rinnovabili, di efficienza energetica, economia circolare e abbattimento delle combustioni di gas, con un incremento dei fondi stanziati pari al 33% rispetto al precedente piano.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]