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venerdì, Set 27

Escort, esiste una relazione tra il reddito pro capite e i prezzi?


Incrociando i dati del ministero del Tesoro con quelli di un portale emerge una correlazione sui costi orari delle prestazioni

Escort (Getty Images)
Escort (Getty Images)

Non rientrano, per ovvie ragioni, nel paniere dell’Istat. Eppure anche le escort devono tener conto del costo della vita. Meglio, devono parametrare le loro richieste economiche al reddito delle zone nelle quali esercitano. O almeno è questo che si evidenzia se si incrociano i dati relativi ai guadagni degli italiani e quelli legati alle tariffe delle sex worker attive in Italia.

Per arrivare a determinare questa correlazione, Wired si è affidata a due diversi dati. Il primo è il reddito medio su base provinciale, calcolato a partire dai dati del ministero dell’Economia e delle finanze (Mef) sulle dichiarazioni 2018 (relative cioè a redditi maturati nel 2017). Il secondo riguarda invece il prezzo delle prestazioni delle prostitute presenti su Escort Advisor, portale che ospita annunci per adulti (61mila annunci nei quattro paesi in cui è presente: Spagna, Germania e Regno Unito). Il risultato è visualizzato in questa infografica:

Non è stato possibile effettuare una comparazione sulla base degli annunci pubblicati da profili riconducibili a escort uomini poiché sono troppi pochi e quindi non consentono di effettuare un’analisi significativa.

Come si può osservare, esiste una correlazione positiva tra il reddito medio pro capite di una provincia e il prezzo medio della prestazione. Nel senso che dove aumenta uno, cresce anche l’altro.

Guardando ai numeri, il reddito oscilla tra i poco meno di 14mila euro pro capite in provincia di Crotone e gli oltre 27mila di Milano. I prezzi per la prestazione sessuale variano invece dai 145 euro di Gorizia agli 88 di Trapani.

Come detto, il grafico mostra come un reddito medio più alto in un determinato territorio si accompagni a tariffe più elevate applicate dalle escort. Si tratta, ovviamente, solo di quelle che esercitano all’interno di un appartamento e che sono recensite su Escort Advisor. Il dato non è in altre parole esaustivo rispetto all’intero fenomeno.

Per indagare ulteriormente il fenomeno, si è scelto di confrontare il costo medio in Italia con quello di Germania, Spagna e Regno Unito, gli altri Paesi nei quali è presente la piattaforma. Anche se è bene precisare che dei 15 milioni di utenti unici di Escort Advisor nel 2018, ben 13 hanno un ip italiano. La situazione è questa:

Difficile, con così pochi dati, individuare una correlazione. Interessante però valutare il caso tedesco. In Germania, spiegano da Escort Advisor, i prezzi sono più bassi rispetto agli altri Paesi per la presenza delle case chiuse, che offrono tariffe economiche e costringono l’intero mercato ad adeguarsi.

 

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