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La realtà immersiva del futuro non si limiterà a coinvolgere solo la vista e l’udito, ma potrà anche offrire esperienze tattili attraverso dispositivi innovativi che si adattano alla pelle come un cerotto. Questa rivoluzionaria tecnologia, descritta in uno studio pubblicato su Nature e condotto dal team della Northwestern University guidato da John Rogers, rappresenta una nuova frontiera nel campo dei computer indossabili. Il primo autore dello studio, Matthew Flavin, proveniente dal Georgia Institute of Technology e dalla Northwestern University, ha lavorato a stretto contatto con le università cinesi Westlake e Dalian University of Technology per realizzare questa scoperta rivoluzionaria.

Le potenziali applicazioni di questo dispositivo sono molteplici, spaziando dalle protesi per arti fino ai supporti per le persone non vedenti. Grazie alla sua capacità di trasformare segnali ambientali in sensazioni tattili, questo dispositivo può migliorare significativamente la qualità di vita di molte persone. Composto da una serie di piccoli attuatori magnetici disposti su una base esagonale flessibile e non invasiva, questo dispositivo è in grado di fornire sensazioni come pressione, vibrazione e torsione. Connessione tramite tecnologia Bluetooth con uno smartphone, il dispositivo traduce i dati ambientali in sensazioni tattili per l’utente.

Un elemento fondamentale di questa tecnologia è l’efficienza energetica, garantita da una piccola batteria che si ricarica sfruttando l’energia immagazzinata durante l’uso del dispositivo. Grazie a questo meccanismo di accumulo e rilascio di energia, il dispositivo può funzionare per lungo tempo con una sola carica. Come spiega Flavin, l’energia elastica immagazzinata nella pelle viene sfruttata per fornire un feedback sensoriale, rendendo questo sistema altamente efficiente dal punto di vista energetico.

In conclusione, questa nuova tecnologia wearable apre nuove prospettive nel campo dell’interazione uomo-macchina, offrendo esperienze multisensoriali che vanno oltre la semplice percezione visiva e uditiva. Grazie a questo innovativo dispositivo, il futuro delle interfacce utente potrebbe essere più coinvolgente e immersivo che mai.