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sabato, Lug 01

Euclid, tutto pronto per il telescopio che cercherà la materia oscura | Wired Italia



Da Wired.it :

In particolare Laureijs e i suoi colleghi vogliono indagare w, ovvero il rapporto tra la pressione dell’energia oscura nell’universo e la sua densità. Einstein ipotizzò l’esistenza una “costante cosmologica“, ovvero l’idea che l’universo sia pieno di spazio vuoto, che tuttavia possiede una propria energia e si combina alla gravità. Se questa teoria fosse corretta, allora la pressione dell’energia oscura dovrebbe essere uguale al valore negativo della densità di energia. In altre parole, se l’energia oscura fosse la costante cosmologica, allora w dovrebbe essere uguale a -1.

Finora sembra essere così, ma gli studi condotti in passato con altri telescopi presentano grandi incertezze nelle loro misurazioni. I dati di Euclid mostreranno se la costante cosmologica è la risposta giusta per spiegare l’accelerazione dell’universo. “Stiamo affrontando alcune delle questioni più fondamentali della cosmologia – spiega Carole Mundell, direttrice scientifica dell’Esa –. Questa missione ci consentirà di tracciare con incredibile precisione la struttura cosmica e la storia dell’espansione dell’universo“.

Tappe e strumenti

Dopo il decollo, Euclid si dirigerà verso il punto di Lagrange 2, a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, dove il telescopio avrà una visione chiara dello spazio profondo e potrà comunicare con gli astronomi sfruttando l’afflusso continuo di luce solare ai suoi pannelli. Il telescopio è dotato di due strumenti che verranno utilizzati simultaneamente: Vis (Visible Instrument), dotato di 36 rivelatori chiamati dispositivi ad accoppiamento di carica, che misureranno la forma di miliardi di galassie, e Nisp (Near Infrared Spectrometer and Photometer), con 16 rivelatori che forniranno il campo visivo a infrarossi più ampio mai ottenuto da un telescopio spaziale. Euclid inizierà la sua missione scientifica alla fine di quest’anno, dopo alcuni mesi di test e la calibrazione degli strumenti.

Anche se una volta arrivato al punto di Lagrange 2 stazionerà vicino al James Webb Space Telescope (Jwst) della Nasa, Euclid rappresenta “una specie di anti-Jwst. Invece di concentrarsi su una parte di cielo molto piccola, l’obiettivo di Euclid è quello di allargarsi e osservare un’enorme porzione di cielo“, afferma Mark McCaughrean, consulente senior dell’Esa per la scienza e l’esplorazione. A differenza dei telescopi Jwst e Hubble, Euclid non si concentrerà su singoli corpi, cercando invece di ottenere una visione panoramica: “È una missione statistica. L’obiettivo è quello di annegare in così tanti dati e in così tante galassie, per poi iniziare a individuare i segnali più sottili“, aggiunge McCaughrean.

Cosa farà Euclid

Gli astrofisici del team di Euclid hanno in programma di effettuare due tipi di misurazioni fondamentali, che in entrambi i casi coinvolgeranno da vicino la statistica. La prima sarà una misurazione della cosiddetta lente gravitazionale debole (weak gravitational lensing), un effetto che si verifica quando la gravità degli oggetti massicci – per lo più materia oscura – piega leggermente la luce proveniente dalle galassie più lontane, distorcendone le immagini. Si tratta di un fenomeno che può essere studiato solo avendo a disposizione cataloghi con dati di moltissime galassie.



[Fonte Wired.it]