Seleziona una pagina
domenica, Gen 15

Europa: cosa c’è nel Green deal, il piano dell’Ue contro la crisi del clima



Da Wired.it :

L’Unione europea (Ue)si è stufata di parlare di cambiamenti climatici e ora vuole passare all’azione. La seconda economia mondiale ambisce a diventare il primo continente a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, riducendo le proprie emissioni del 55 per cento rispetto ai livelli del 1990 prima del 2030. Per raggiungere questi traguardi, nel 2019 la Commissione europea ha presentato il Green deal, una proposta che punta a ridisegnare radicalmente i sistemi energetici, alimentari e dei trasporti in Europa. “Per l’Europa, questo è il momento dello sbarco sulla luna”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Al momento, però, il Green deal è ancora una proposta, non un piano concreto. In gran parte deve ancora essere convertito in legge e alcuni stati membri hanno bisogno di essere convinti che valga la pena sobbarcarsi i costi associati. La Commissione ha dichiarato che il piano richiederà circa mille miliardi di euro in investimenti sostenibili, e anche gli obiettivi già concordati non sono vincolanti. Thierry Breton, il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi ha suggerito che il recente accordo per eliminare gradualmente le auto a combustibile fossile entro il 2035 potrebbe essere rinviato nel caso in cui si rivelasse irrealistico.

Tra il Green Deal e la sua realizzazione si frappongono anni di battaglie politiche. Ma il piano rappresenta un progetto per ristrutturare un’economia moderna in modo che si adatti a un mondo che vuole affrontare sul serio la crisi del clima. Di seguito vi raccontiamo come potrebbe essere il futuro verde dell’Europa, nel caso in cui il Green deal avesse successo.

Più energia alternativa

Il Green deal prevede di accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’eolico offshore, nell’energia mareomotrice e in altre fonti che sfrutterebbero i 68mila chilometri di costa dell’Ue. Ma il Green deal non riguarda solo le energie rinnovabili. Anche l’idrogeno dovrebbe diventare un elemento chiave per sostituire il gas naturale.

Mobilità elettrica e sostenibile

Immaginate un futuro in cui le autostrade siano disseminate di stazioni di ricarica elettrica, le piste ciclabili attraversino le città e sia più facile viaggiare su treni ad alta velocità. Questa è l’ambizione del Green deal per il futuro dei trasporti a zero emissioni. Allo stesso tempo, però, la proposta non segna la fine delle altre forme di mobilità: il piano prevede che aerei e navi siano alimentati con carburanti sostenibili.

Ristrutturazione totale

L’Europa è famosa per i suoi edifici pittoreschi: pensate solamente al waterfront multicolore di Copenaghen o ai celebri tetti di Parigi. Ma per la Commissione  il 75 per cento di queste strutture è inefficiente dal punto di vista energetico. Ecco perché il Green deal propone una ristrutturazione di massa degli edifici residenziali, commerciali e pubblici esistenti per garantire che siano tutti a emissioni zero entro il 2050.

Foreste più sane

Le foreste e i boschi europei sono sempre più minacciati dall’attività umana, dalle malattie e dagli incendi. La salute delle foreste però è fondamentale per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica. Ecco perché il Green Deal mira a migliorare sia la qualità che la quantità delle foreste europee, per esempio piantando 3 miliardi di alberi entro la fine del decennio.

Meno pesticidi e antimicrobici

La strategia “Farm to fork” dell’Ue si prefigge di ridurre l’impronta ambientale del sistema alimentare europeo riducendo l’uso di pesticidi e tagliando del 50 per cento le vendite di farmaci antimicrobici, come gli antibiotici, destinati agli animali da allevamento. Il piano inoltre propone di potenziare l’agricoltura biologica e di trovare il modo di aumentare il numero di api sui terreni agricoli.

Economia blu

Più di quattro milioni di persone lavorano nelle industrie marittime europee e il Green deal vuole ridurre l’impronta ambientale della cosiddetta blue economy.

Oltre a decarbonizzare il trasporto marittimo, questo significa trovare il modo di ridurre l’inquinamento da microplastiche, invertire la perdita di biodiversità, migliorare il riciclaggio delle navi e incentivare i pescatori a raccogliere i rifiuti e gli attrezzi da pesca persi in mare.

Potere alle idee

Gran parte del successo del Green deal europeo dipenderà dalle alternative verdi in grado di sostituire i combustibili fossili o risolvere i problemi delle industrie sul fronte dei rifiuti. Ecco perché l’Ue sta destinando ingenti somme al finanziamento di nuove idee. Finora, il bando di ricerca del Green deal da un miliardo di euro ha sostenuto progetti che mirano a produrre idrogeno verde in Germania o a prevedere gli incendi boschivi in Spagna.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul numero di gennaio/febbraio 2023 di Wired UK.





[Fonte Wired.it]