La storia d’amore tra Italia e Giappone è antica: nasce con anime, cartoni animati anni Settanta e manga dei primi anni Novanta. Oggi, anche grazie all’Expo a Osaka del 2025, si traduce in un grande traffico turistico, che richiede sempre più investimenti tecnologici.
Nel 2024, quasi 230 mila italiani hanno visitato il Giappone, il numero più alto di sempre, superando ampiamente i livelli pre-pandemia. Da pochi mesi Ana (All Nippon Airways) opera dopo 14 anni di stop un volo diretto Milano Malpensa a Tokyo Haneda tre volte alla settimana con un Boeing 787-9 da 215 posti che ha un fattore di carico superiore all’80%, molto più della media dei voli intercontinentali dall’Italia verso gli Usa. È in concorrenza con altri voli verso la Cina o verso gli hub europei, che poi proseguono per il Giappone. Il mercato italiano è considerato il secondo mercato europeo per il Giappone, con un potenziale di ulteriore crescita, soprattutto con l’Expo 2025 a Osaka in corso, evento che dovrebbe incrementare ulteriormente i flussi turistici tra i due paesi: il volo da Milano diventerà giornaliero a breve, e forse si affiancherà anche un volo solo cargo.
“Lo scorso agosto – ha detto all’inaugurazione del volo Malpensa-Tokyo il numero uno di Ana, l’amministratore delegato Shinichi Inoue – il gruppo più numeroso di visitatori in Giappone sono stati quelli provenienti dall’Italia. C’è grande interesse tra i nostri due paesi. Le nostre aspettative con questo volo riguardano non solo il turismo ma anche i passeggeri che viaggiano per lavoro e il trasporto di merci nella stiva dei nostri Boeing 787. Prima portavamo le merci in Italia via Francoforte, ma adesso possiamo viaggiare direttamente sull’Italia. In futuro, se servirà, potremo aumentare la capacità anche con la nostra flotta di voli solo cargo“.
Il volo come leva geopolitica
Dalla pandemia in avanti, e adesso per via dei dazi imposti dall’amministrazione Trump, anche il Giappone è entrato in una fase di grandi cambiamenti strategici ed economici, visto anche il crescente ruolo economico e militare della Cina in Estremo Oriente e i rischi associati non solo alla Corea del Nord ma anche ai confini est della Russia (Mosca dopo la guerra ha annesso le isole Curili, a nord dell’Hokkaido, parte del territorio nazionale giapponese). In questo il futuro del volo, sia civile che militare, è centrale.
Nell’immediato questo si traduce negli investimenti per rivoluzionare l’esperienza del volo civile, ad esempio. Dall’uso di app sempre più sofisticate per la prenotazione e la gestione del volo direttamente dallo smartphone all’uso crescente dell’intelligenza artificiale per migliorare le operazioni aeroportuali e di volo, come la gestione bagagli e il controllo del traffico aereo, gli elementi che contribuiscono a una maggiore efficienza e migliore esperienza per i passeggeri sono la base della strategia giapponese per contenere la concorrenza soprattutto cinese e far crescere il settore. Ana ha anche tantissimi simulatori nella Base Blu di Haneda, a Tokyo, il suo centro di preparazione e addestramento dei piloti che è uno degli hub più importanti della regione asiatica.