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martedì, Ago 04

Extra Viva! Festival: città circolari, millennial e generazione z per guardare al futuro



Da Wired.it :

Prima dell’inizio del Viva! Festival con protagonista la musica e il territorio, nei due talk di Extra Viva! Festival si è discusso di sostenibilità, innovazione, visioni future, generazioni in movimento e prospettive per ripensare l’oggi. Una piazza di discussione per fermare il tempo e prendere i mano i primi fondamenti di una nuova ripartenza

In attesa dell’inizio del Viva! Festival (dal 6 al 9 agosto), che in totale sicurezza e con le dovute limitazioni si svolgerà come sempre in Puglia nella Valle d’Itria con tantissimi ospiti musicali, si sono svolti a Locorotondo (Bari), due talk Extra Viva! Festival. Un modo per fermarsi, ragionare e parlare di futuro con visioni innovative che possano cambiare e migliorare il mondo. Il primo incontro era dedicato alla Città circolare (o Circular city) che si fonda sui principi dell’economia circolare. Così come questa tipologia di economia si rigenera da sola, anche le città possono evolversi in quella direzione tramite un sistema urbano capace di rigenerarsi, eliminare gli sprechi e migliorare le connessioni. Al centro del discorso, oltre all’innovazione tecnologica e la sostenibilità, c’è la ricerca di un modello di sviluppo per territori che possono diventare ecosistema di servizi e incubatori di nuove imprese.

Guido Guerzoni, docente Sda Bocconi, e moderatore dell’incontro lancia un questo cardine del panel “Quello che è successo di recente lascia intravedere dei modelli alternativi? L’innovazione può anche essere coltivata molto lontano abbiamo bisogno di una dimensione di comunità e fisicità per fare innovazione?”. Stefano Bison, Group Head of Business Development & Partnership in Gruppo Generali, la pensa così: “Per fare innovazione e avere creatività servono scambi tecnologici, culturali e sociali. L’uomo è un animale sociale e penso che questa remotizzazione forzata ce lo abbia spiegato. Lavorare e fare innovazione in posti fuori dal mainstream è sicuramente possibile, ci sono ottime università nel sud Italia e nelle isole. L’Italia purtroppo soffre di un digital divide spaventoso e di infrastrutture reali”.

Michele Rocco, Head of Csr Monitoring & Development in Intesa Sanpaolo, racconta il linguaggio della sostenibilità e le nuove politiche di sostegno: “Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono fondamentali e sono i temi dell’umanità. Son fondamentali  impegnano tutti, soprattutto le imprese sono chiamate in questo impegno”. Infine Francesca Bria, Presidente di Cdp Venture Capital, apre lo sguardo oltre: “I temi dell’impatto ambientale fanno parte della strategie di investimento. Anche nel mondo dell’innovazione, si va oltre la sostenibilità ambientale e sociale, perché c’è anche quella di genere”.

Nel secondo incontro, moderato da Carlo Pastore (conduttore e dj) si guarda ai millennial e alla Gen Z che affrontano il futuro, al rapporto con l’oggi e con gli strumenti a disposizione. Simonetta Sciandivasci, giornalista de Il Foglio, apre il dialogo sul tema: “Dei millennial si parla sempre come la generazione sdraiata che non ha portato nessun battaglia in piazza: la generazione sfortunata della Grande crisi. In verità, tutto quello che non hanno fatto non lo hanno fatto perché venivano dal grande trauma dell’11 settembre. Poi è arivata la crisi economica e ora la pandemia”.

Il discorso prosegue con Carlo Pastore con il tema del salto tecnologico, dell’utilizzo del computer e di conseguenza YouTube, e della nascita di persone che trasformano l’autonarrazione in un lavoro. Klaus, content creator e produttore musicale ricorda le prime fasi: “Ho iniziato il 2010 e ho conosciuto YouTube ma non era ancora utilizzato per fare business. Si faceva un video con l’idea di pubblicarlo e basta. Nel corso degli anni poi ho continuato a raccontare la mia vita e le mie esperienze”.

E poi, i ragazzi di WeGeneration hanno raccontato la propria esperienza. Giorgia spiega il primo incontro: “Klaus, il nostro mentor, ha condiviso con noi la sua prospettiva rispetto alla fruizione dei contenuti digitali e ci ha introdotti al mondo del montaggio video, dell’editing e degli strumenti a disposizione”. Pepo, infine, narra con una visione più d’insieme e di approccio ciò che ha acquisito: “Quello che apprezzo molto della mia generazione è il forte interesse verso la sostenibilità. Il bello dell’esperienza che stiamo facendo con Audi WeGeneration ed H-Farm ci pone in una situazione in cui siamo in grado di recepire e capire con tranquillità e con son consapevolezza che c’è da cambiare, ma senza rabbia e furia”. Questi due incontri sono stati utili per delineare i primi pensieri e obiettivi per una necessaria ripartenza che coinvolgerà città, centri abitati, imprese e nuove generazioni con un unico pensiero fisso: la sostenibilità.

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[Fonte Wired.it]