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giovedì, Dic 03

Facebook, Ai individua cinque volte di più i post di odio



Da Wired.it :

Aumentata di cinque volte la quantità di discorsi di incitamento all’odio eliminati dalla piattaforma, come spiega il direttore tecnico Mike Schroepfer

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Facebook’s Chief Technology Officer, Mike Schroepfer  (Photo by Daniel LEAL-OLIVAS / AFP) (Photo credit should read DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)

Durante il Web Summit, che si sta tenendo da remoto a Lisbona, Facebook ha rivelato che la quantità di post d’incitamento all’odio rimossi dai suoi sistemi d’intelligenza artificiale si è quintuplicata rispetto all’anno passato.

A rivelare il dato è stato il direttore tecnico del social network, Mike Schroepfer, secondo cui Facebook, nonostante il crescente e diffuso scetticismo che aleggia attorno alle piattaforme social, avrebbe ancora una forza positiva per aiutare le persone a rimanere connesse tra di loro.

Schroepfer, durante il suo intervento, ha spiegato che Facebook è impegnato in un’enorme sfida, a livello tecnico e politico, derivante dall’eliminazione della disinformazione e dei post che alimentano i discorsi d’odio e violenza. “La risposta non è reprimere le piattaforme e renderle più restrittive. Si tratta di decidere come società democratica cosa è consentito e cosa no, e fare in modo che le piattaforme facciano del loro meglio per far rispettare quelle regole”, ha commentato Schroepfer quando gli è stato fatto notare che Facebook non sta agendo al meglio nel campo della moderazione dei contenuti.

Per aiutare a migliorare la qualità delle conversazioni sul social network, Facebook si fa aiutare da algoritmi e intelligenze artificiali che in maniera sempre più selettiva e mirata riescono a sradicare i contenuti problematici. Secondo il direttore tecnico, i contenuti d’incitamento all’odio per le macchine sono i più difficili da individuare ma, attualmente, i sistemi di Menlo Park sono in grado di identificarne con successo il 94,5%.

I progressi fatti dall’Ai di Facebook hanno permesso, inoltre, al social network di fare grandi passi anche sulla strada della moderazione dei deepfake cosa che, solamente poco più di un anno fa, era impensabile ma che ora permette di rilevare la maggior parte dei contenuti falsificati in digitale. Per Schroepfer, Facebook ha fatto molti progressi nel campo della moderazione ma, come ha poi sottolineato, “non abbiamo ancora finito“.

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[Fonte Wired.it]