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lunedì, Apr 20

Facebook e Google, l’Australia vuole che paghino le notizie



Da Wired.it :

Entro luglio in Australia un nuovo codice di condotta obbligherà i giganti come Google e Facebook a pagare per i contenuti provenienti da siti d’informazione

Sidney Opera-Australia
Sidney – Australia (foto: Getty Images)

Su ordine del governo di Canberra l’Australian competition and consumer commission (Accc), l’ente che si occupa di vigilare sulla concorrenza nel paese, dovrà stilare entro fine luglio un codice di condotta obbligatorio che costringerà le piattaforme digitali come Google e Facebook a pagare gli editori per i contenuti presi dai siti di notizie.

Il ministro del Tesoro Josh Frydenberg ha annunciato la manovra che contribuirà a “livellare il campo di gioco” disciplinando i rapporti commerciali tra le big tech e le società d’informazione. “È giusto che chi crea contenuti sia pagato per quello che fa”, ha affermato Frydenberg.

L’Accc ha però immediatamente avvisato il governo dell’improbabilità di raggiungere un accordo volontario tra le parti in gioco sulla delicata questione del pagamento dei contenuti. L’ente è già al lavoro sul codice di condotta come parte di una manovra per affrontare lo squilibrio di potere contrattuale tra i giganti del web e i mezzi di comunicazione tradizionali.

Per gettare le basi per un accordo, nel 2019, l’Accc ha effettuato un’indagine i cui risultati hanno rivelato, oltre a molte lacune nel campo della privacy, che in Australia i giganti Google e Facebook traggono molti dei loro profitti da entrate pubblicitarie provenienti da contenuti di editori terzi.

Il nuovo codice obbligatorio dovrà coprire questioni tra cui la condivisione di dati, la classificazione dei contenuti delle notizie online e la condivisione delle entrate generate dalle notizie. Sarà applicato attraverso un sistema di sanzioni che giungeranno al termine di un processo vincolante per la risoluzione delle controversie. La crisi dovuta al Covid-19 ha evidenziato i problemi finanziari nel settore dei media dando una spinta alla creazione di questo codice di condotta.

Secondo il ministro delle comunicazioni Paul Flercher “le piattaforme digitali devono fare di più per migliorare la trasparenza delle loro operazioni nei confronti dei media, poiché hanno un impatto significativo sulla capacità dei media di costruire e mantenere un pubblico e di ottenere risorse dai contenuti che producono”. Entro la fine di luglio potrebbe essere pronta una bozza del nuovo codice obbligatorio, ipotizza Abc News.

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[Fonte Wired.it]