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venerdì, Ago 07

Facebook, esteso lo smart working fino al luglio del prossimo anno


Il colosso di Menlo Park, sulla base delle indicazioni degli esperti sanitari e di quelli governativi, oltre che delle proprie valutazioni interne, ha deciso di incentivare ulteriormente il lavoro da casa

Lo smart working, come risposta concreta al coronavirus, è una scelta che numerose aziende nel mondo hanno portato avanti in questo periodo. Ora, come riporta la Cnn, arriva la conferma che Facebook ha deciso di estendere questa possibilità ai propri dipendenti fino al luglio del prossimo anno. “Sulla base delle indicazioni degli esperti sanitari e di quelli governativi, nonché delle decisioni emerse dalle nostre discussioni interne su questi argomenti, stiamo permettendo ai dipendenti di continuare a lavorare volontariamente da casa fino al luglio 2021”, ha dichiarato Nneka Norville, portavoce di Facebook. Il colosso di Menlo Park, tra l’altro, ha anche deciso di riconoscere ai dipendenti che lavorano da remoto la somma di mille dollari per sostenere le spese relative alla propria “casa-ufficio”.

Le scelte dei big della tecnologia

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Smart Working, tra rischi e vantaggi

Facebook, spiega ancora la Cnn, non è l’unico grande big della tecnologia ad aver intrapreso questa strada. Google ha recentemente esteso la possibilità dello smart working proprio fino al luglio 2021, così come il social di Mark Zuckerberg. E altre aziende, tra cui Twitter, hanno già affermato che i propri dipendenti potrebbero lavorare da remoto a tempo indeterminato. La scelta di Menlo Park, tra l’altro, segue le precedenti indicazioni di Zuckerberg, secondo il quale fino al 50% dei dipendenti dell’azienda potrebbe lavorare da remoto entro i prossimi 5-10 anni. Il ceo di Facebook ha proposto l’idea ai propri dipendenti sia con l’intento di soddisfare i desideri degli stessi, sia come uno sforzo per creare “una prosperità economica più ampia”. “Quando si limita l’assunzione a persone che vivono solamente in un ristretto numero di grandi città, o che sono disposte a trasferirsi proprio lì, ciò esclude molti candidati che vivono in comunità differenti e che hanno background e prospettive diverse”, aveva detto proprio Zuckerberg nel corso di una live streaming, lo scorso maggio.

La scelta della Svezia

Tra i Paesi nel mondo che hanno puntato ancora sullo smart working, nonostante la fine del lockdown, c’è stata di recente la Svezia. Dalla Paese scandinavo, nei giorni scorsi, è arrivata la notizia secondo la quale “chi ha la possibilità di lavorare da casa”, è stato incoraggiato a farlo almeno fino all’inizio del 2021. L’incoraggiamento a proseguire questa pratica, hanno spiegato le autorità di Stoccolma, è stato pensato con l’idea di ridurre drasticamente l’uso dei mezzi pubblici, in modo da rendere quanto più sicuro possibile lo spostamento a coloro che sono, invece, obbligati a recarsi di persona sul posto di lavoro.



fonte : skytg24