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mercoledì, Ott 30

Facebook fa causa ai siti che spiegano come hackerarlo


Facebook fa causa a due web host che offrono strumenti per hackerare o eseguire del phishing contro gli utenti del social network o di Instagram

Facebook ha iniziato una lotta contro i siti che offrono strumenti di hacking utilizzabili sui suoi social network. La società ha intentato causa verso i web host OnlineNic e Id Shield, accusandoli di violazione dei marchi e cybersquatting.

I due web host ospitano siti web come “hackingFacebook.net” e “iiinstagram.com” che offrono ai loro utenti numerosi strumenti per eseguire del phishing o direttamente hackerare gli account di Facebook e Instagram.

Nella causa presentata presso il tribunale distrettuale della California, Facebook ha presentato un elenco di 20 domini accusandoli di essersi registrati a scopo speculativo facendo corrispondere il proprio nome a quello del marchio “Facebook”.

Estratto dalla causa che indica l’elenco dei domini che violano i marchi di Facebook (fonte: CNet)

Ciascuno di questi 20 domini è stato registrato da una delle due società sopra citate. Secondo quanto riportato da CNet  Id Shield ha trafficato i nomi di dominio incriminati concedendo in licenza questi domini a OnlineNic per uso proprio o dei suoi clienti”.

OnlineNic è già stata protagonista di una vicenda simile nel 2008 quando Verizon riuscì a ricevere 33 milioni di dollari di danni dopo aver vinto una causa sempre per cybersquatting.

Le persone contano su di noi per proteggere l’integrità delle nostre app e servizi”, ha detto un portavoce di Facebook in una nota: “Non tolleriamo le persone che creano indirizzi web che fingono di essere associati alla nostra famiglia di app. La causa odierna dimostra che prenderemo provvedimenti contro coloro che stanno dietro questo abuso”. Attualmente la richiesta di risarcimento danni da parte di Facebook ammonta a 2 milioni di dollari, 100 mila dollari per ogni dominio sul quale è stata riscontrata una violazione del marchio.

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