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lunedì, Giu 22

Facebook Google, stop del Parlamento Ue a pubblicità su misura



Da Wired.it :

L’emendamento è stato inserito nel rapporto annuale sulla concorrenza della Ue. Intanto Tik Tok aderisce al codice di condotta europeo sulla disinformazione

(Photo by Mustafa Murat Kaynak/Anadolu Agency via Getty Images)

Il Parlamento europeo, giovedì 18 giugno, ha votato con una schiacciante maggioranza (503 su 701) un provvedimento che vieta la pubblicità personalizzata su internet. L’emendamento, inserito nel rapporto annuale in materia di concorrenza della Ue, si basa su una proposta del deputato socialista Paul Tang. “Si tratta di una mossa significativa contro lo strapotere dei giganti del web. Queste aziende continuano a utilizzare i nostri dati personali per fare profitti ed escludere società concorrenti”, ha spiegato l’eurodeputato olandese.

Facebook e Google – che hanno fatto della profilazione utente e degli annunci personalizzati il loro principale modello di business –  non potranno più utilizzare i dati personali dei propri iscritti per poter svolgere operazioni di targeting e ritagliarsi una posizione di assoluto dominio nel mercato digitale rispetto ad altre imprese concorrenti. “Per i grandi colossi tecnologici i dati personali sono considerati una  merce di scambio. È un modello dannoso che interferisce con la nostra privacy”, ha sottolineato ancora Tang. Hanno votato a favore della proposta diversi deputati italiani, ad eccezione di quelli della Lega.

Tik Tok e il codice europeo sulla disinformazione

L’Unione europea, in questi giorni, può vantare anche un altro importante risultato: Tik Tok ha deciso di aderire al codice di condotta europeo sulla disinformazione, accettando di applicare una serie di provvedimenti che limitino la diffusione di notizie false e pericolose online. “Per prevenire la diffusione della disinformazione online, la cooperazione e la trasparenza del settore sono fondamentali e siamo orgogliosi di fare la nostra parte, unendoci alle società che applicano il codice europeo”, ha sottolineato Theo Bertram, direttore del team di relazioni e politiche pubbliche in Europa per Tik Tok. Infatti, insieme al social fondato dalla società cinese ByteDance ci sono anche Google, Facebook, Twitter e Modzilla. Tutte queste piattaforme, aderendo al codice, si impegnano a fornire rapporti mensili in cui vengono spiegati in maniera dettagliata i provvedimenti adottati per individuare e bloccare le fake news online e i risultati raggiunti attraverso l’applicazione di queste misure.

La decisione di Tik Tok rappresenta un passo davvero significativo nella lotta alla disinformazione, soprattutto in periodo di pandemia. Benché sia considerato un social prettamente adolescenziale, a inizio di quest’anno, ha superato i 2 miliardi di download, confermandosi come una delle più grandi piattaforme online. Edima, organizzazione commerciale che si occupa di politiche informatiche per l’Unione Europea, ha spiegato che il bacino di utenti che ha accesso all’app, rende Tik Tok uno tra gli operatori più importanti del settore. Come dichiarato dal direttore dell’Edima Siada El Ramly: “Questa decisone mostra che le big tech prendono seriamente le loro responsabilità e sono pronte a fare la loro parte. Il Codice di condotta sulla disinformazione è il mezzo più efficace per garantire l’impegno di queste aziende nel campo della disinformazione online”.

 

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[Fonte Wired.it]