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lunedì, Mar 27

Facebook, in Bulgaria è nelle mani dei filorussi



Da Wired.it :

Ma è anche possibile che i moderatori umani abbiano pregiudizi. “La maggior parte della popolazione sostiene la Russia anche dopo la guerra in Ucraina”, dice Galev, secondo cui non è da escludere che anche alcuni moderatori la pensino allo stesso modo, soprattutto in un paese con pochi mezzi di informazione indipendenti.

“C’è una mancanza di trasparenza su chi prende le decisioni”, spiega Ivan Radev, membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione dei giornalisti europei della Bulgaria (Aej), un’organizzazione senza scopo di lucro che ha rilasciato una dichiarazione di condanna nei confronti della pubblicazione di informazioni sui dipendenti di Telus da parte di Bird.bg. 

Lo squilibrio tra le campagne coordinate di segnalazione dei contenuti e quelle di singoli individui o di piccole organizzazioni della società civile, le cui segnalazioni arrivano ai moderatori umani, ha contribuito a creare in Bulgaria l’impressione che Meta dia priorità ai contenuti filorussi rispetto a quelli filoucraini.

Un paese che guarda a Mosca

Poco più della metà dei 6,87 milioni di bulgari utilizza Facebook, il principale social nel paese. La Bulgaria è da tempo bersaglio dei troll russi e della propaganda filorussa, in particolare dall’inizio della guerra in Ucraina. I media locali conniventi che le operazioni di disinformazione russe hanno spinto una narrazione a favore della Russia, dando la colpa del conflitto alla Nato.

Ezekiev, membro del Boec, ha dichiarato a Wired US di non aver mai ricevuto una spiegazione sulla rimozione dei contenuti o sulle modalità dietro la decisione: Se alzi la voce contro la propaganda e dici qualcosa sulla guerra in Ucraina, il tuo account può essere sospeso, ha detto. La mancanza di trasparenza di Meta sui suoi processi di moderazione, dice Ezekiev, rende l’intera situazione più oscura.

È questa frustrazione che ha spinto Boec a protestare presso la sede di Telus International a Sofia, i cui dipendenti sono stati vittima di doxing e molestie (nonostante non ci siano prove che dei moderatori dell’azienda si siano discostati dalle istruzioni di Meta).

A febbraio, i media bulgari hanno riferito che Telus International avrebbe chiuso le sue operazioni nel paese e trasferito il lavoro in Germania: “Il lavoro che Telus International svolge per Meta a Sofia si sposterà in un’altra delle nostre sedi, nell’ambito di un consolidamento delle operazioni –  ha dichiarato Michelle O’Brodovich, portavoce di Telus International –. Telus International continua a collaborare con successo con Meta, assicurando il più alto livello di standard professionali”. L’azienda non ha voluto precisare se le indagini sul suo lavoro in Bulgaria abbiano contribuito o meno a questa decisione.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.





[Fonte Wired.it]