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sabato, Mar 04

Facebook, in Moldavia la disinformazione russa corre sul social



Da Wired.it :

Nei mesi immediatamente successivi all’inizio dell’invasione della Russia in Ucraina, la Moldavia ha temuto di diventare il prossimo obiettivo militare del Cremlino, soprattutto quando l’esercito russo si è spinto verso la vicina città ucraina di Odessa. Circa 1500 soldati russi sono già di stanza in Transnistria, una regione separatista della Moldavia. Quando la Russia si è ritirata verso l’est dell’Ucraina, la paura di un’invasione si è attenuata, per poi essere sostituita da un’altro, più infido, timore: che il Cremlino possa prendere il controllo della Moldavia dall’interno.

Il metodo russo

Le operazioni di influenza della Russia spesso si concentrano meno sui tentativi di promuovere specifici partiti politici e più sul minare la fiducia nel governo o sul mettere l’uno contro l’altro gruppi sociali diversi. I fact-checker lituani del gruppo Delfi melo detektorius affermano di aver assistito a tentativi di scatenare reazioni indignate verso una legge dell’Ue che approva la vendita di farina di insetti per il consumo umano. In diversi paesi, in particolare in Polonia, la Russia è stata accusata di fare disinformazione contro le comunità lgbtqi. In Moldavia, attualmente i messaggi si concentrano sui prezzi elevati delle bollette, aumentati dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

Questo fa parte del metodo russo – spiega Valeriu Pașa, presidente di Watchdog.Md, un think tank moldavo che monitora le campagne di disinformazione e di influenza online –: se non puoi convincere qualcuno ad avallare la tua versione dei fatti, puoi almeno cercare di confonderlo in modo che che non si fidi più di niente e nessuno“. Shor, proprietario tra le altre di una squadra di calcio e di un’azienda di duty-free, ha fatto parte della scena politica moldava fino al 2015, quando la polizia ha aperto un’indagine su sospette frodi in tre banche, tra cui una di cui Shor era presidente. Successivamente si è iscritto al partito Șor e si è candidato a sindaco della città di Orhei, vincendo le elezioni con il 62 per cento dei voti. Due anni dopo è stato condannato per frode bancaria e ora vive in esilio in Israele, dove è nato.

Da allora, secondo i documenti ottenuti dal Washington Post, Șor ha ricevuto consulenze da strateghi politici inviati dall’Fsb, il servizio per la sicurezza russo, che in un rapporto del 2021 hanno poi scritto che il partito doveva posizionarsi come un gruppo in grado di garantire “azioni concrete” e che doveva essere populista “nel vero senso della parola“, offrendo di cambiare “la vita delle persone in meglio“. Gli Stati Uniti hanno sanzionato Shor a ottobre, sottolineando che il sostegno ricevuto dalla Russia era volto a destabilizzare la Moldavia. Șor non ha risposto a una richiesta di commento di Wired UK.

La passività di Facebook

Come individuo sottoposto a sanzioni, Shor tecnicamente non può fare pubblicità su Facebook. Tuttavia, Watchdog.Md sostiene che abbia trovato una scappatoia per eludere le restrizioni del sistema pubblicitario di Facebook e promuovere la sua agenda politica. Il 3 febbraio è apparso in un video in cui criticava il governo per l’aumento del costo delle bollette, che è quintuplicato dopo che la Russia ha interrotto le forniture di gas verso la Moldavia. “Oggi le professioni di cui il paese ha più bisogno, come i medici e gli insegnanti, sono costretti a chiedere prestiti per pagare le utenze“, dichiara Shor, esprimendo il suo sostegno a una petizione che chiede al governo di cancellare le bollette della popolazione in inverno.



[Fonte Wired.it]