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venerdì, Set 27

Facebook, ridammi le mie liste!


No Mark, stavolta non ci sto. Ridammi le mie liste intelligenti. In questi anni in cui abbiamo sopportato di tutto (dai “Buongiornissimo kafeee” ai “Grazie a tutti voi che avete reso speciale il giorno del mio compleanno <3 <3 <3“, passando per le indignazioni facili e la fila dei lupi nella neve), c’era una cosa, dico una, alla quale non solo non avrei mai rinunciato, ma che speravo laggente avrebbe prima o poi compreso a pieno: le liste intelligenti.

E invece no. Tu che fai? Mi mandi un messaggio e mi dici non solo che le liste spariranno, ma che tutti i miei post precedenti saranno confinati in un limbo tutto mio, dove più nessuno potrà leggere quei post. Tutta la pulizia che ho fatto per me, per te, per noi, la butti via. Così. Un mattino.

Un giorno, quando ero all’Università, un mattino vidi nei corridoi di Palazzo Nuovo a Torino un netturbino raccogliere i cesti della differenziata e buttarli tutti assieme in un cestino indifferenziato di rifiuti, denigrando il lavoro certosino di quanti avevano pazientemente scelto il buchino giusto in cui gettare le cose: ecco, stamattina ho avuto la stessa identica sensazione: hai preso i post delle liste intelligenti, tutti nessuno escluso, e li hai gettati in un pozzo senza fondo tutti assieme. Tutti in un sacco destinato al “mai più”.

Rifiuti

Addio liste intelligenti

Un banner blu, font bianco, con un avviso stampato all’apertura dell’app da mobile:

A breve un tipo di liste di amici, chiamate liste intelligenti, non sarà più disponibile. Controlla alcuni dei post recenti che hai condiviso usando una lista intelligente e scegli un nuovo pubblico per ogni post. Per i post che non modifichi, il pubblico sarà impostato su “Solo io” quando le liste intelligenti saranno rimosse.

Ma cosa sono le “liste intelligenti”?

Le liste intelligenti usano le informazioni che hai aggiunto alle sezioni Istruzione e lavoro e Città attuale del tuo profilo. Ad esempio, se indichi Roma come città in cui ti trovi, avrai una lista di tutti i tuoi amici che hanno indicato Roma come loro città attuale. Le liste intelligenti si aggiornano per te in base a ciò che i tuoi amici hanno messo sui loro profili.

Un esempio di lista intelligente è “Amici di Pavia“. Se vivi a Pavia e usi la lista “Amici di Pavia“, automaticamente restringi il cerchio dei tuoi post per due volte: solo i tuoi amici e solo quelli nei paraggi di Pavia. A cosa serve questo apparente esercizio di stile? Agli amici di Pavia serve a poco, ma a tutti gli altri amici toglie di mezzo un post che probabilmente è inutile e occupa soltanto la pagina in modo scombinato.

Personalmente usavo le liste intelligenti quando dovevo caricare su Facebook post che nulla avevano a che vedere con l’eterogeneità dei miei contatti Facebook. Quando dovevo segnalare la scomparsa del cane del vicino (non immaginate quanto potente possa essere Facebook per ritrovare gli animali smarriti…), ad esempio, usavo la lista intelligente per evitare che i miei amici di Roma, della California, della Puglia o del Vaticano avessero da perdere mezzo secondo di tempo in scrolling inutile. E lo facevo con la ferma convinzione per cui, se tutti si fossero comportati come me, Facebook sarebbe stato un luogo migliore, con meno rifiuti sui news feed e un’esperienza finale più utile ed empatica per miliardi di utenti. Una questione di ecologia dei social, né più, né meno: meno contenuti-rifiuto, più contenuti-utilità.

Le liste intelligenti potevano incoraggiare almeno una piccola parte della community a confinare i propri post in luoghi isolati senza dover aprire continuamente liste nuove, ma aiutando l’utente con l’intelligenza e l’approssimazione degli algoritmi: lista intelligente non come filo spinato per tenere fuori sguardi indiscreti, ma come transenna con cui non fare uscire i buoi laddove darebbero soltanto fastidio.

Ora tra le FAQ, caro Mark, mi lasci ancora le istruzioni su cosa siano le Liste Intelligenti e come le si possa modificare, ma in realtà stamattina hai preso centinaia di post scritti dal 2007 ad oggi (esatto, lavoro per il tuo benessere fin dal 2007) e li hai buttati in quel sacco nero in cui “Solo io” posso vedere cosa ci sia dentro. Ormai consideri tutto come una questione di privacy, ove ognuno pone un confine entro cui non far entrare altri: no, Mark, qui la questione è differente. Qui ognuno dovrebbe lavorare per il benessere altrui evitando di far uscire quel che infastidirebbe la community. La massa non usa le liste intelligenti per il post differenziato? Non mi interessa, non deve interessarci: tu, come quel netturbino che vidi all’Università, dovresti comunque incoraggiare il comportamento virtuoso che spinge l’umanità verso la speranza di un futuro migliore.

Cancellare le liste intelligenti non va nella giusta direzione, Mark. Guarderò centinaia di post finiti in fondo al sacco nero e li leggerò “Solo io”, perché di buttare ora nel mare magnum di Facebook tutta quella sporcizia, proprio non ci riesco. Greta, diglielo anche tu.



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