Da Wired.it :

Le cuffie ecosostenibili Fairbuds XL debuttano ufficialmente dopo un’apprezzata serie di smartphone che la società Fairphone ha lanciato negli anni inseguendo la filosofia dell’ecosostenibilità e della semplice riparabilità senza dover fare i conti con la qualità finale. Le Fairbuds XL sono infatti in grado di garantire un ascolto ad alta fedeltà con tanto di cancellazione dei rumori e una piena connessione senza fili via bluetooth (fino a due dispositivi simultaneamente) mettendo sul piatto materiali di recupero e a loro volta facilmente smaltibile una volta arrivati a fine vita. Soprattutto, offrono la possibilità di riparare col fai da te qualsiasi componente in qualsiasi momento per ridurre al minimo la quantità di inquinanti rifiuti tech.

Vi abbiamo raccontato nel dettaglio l’ottimo livello raggiunto da Fairphone 4 ovvero l’ultima generazione degli smartphone ecosostenibili della società olandese che puntano su una struttura modulare e completamente smontabile solo con un cacciavite e con pezzi di ricambio facilmente reperibili in ogni momento. Una mossa fondamentale non solo per sostituire gli elementi interni o esterni danneggiati, ma anche per eventuali upgrade nel corso del tempo. L’approccio con le cuffie è esattamente lo stesso, declinato naturalmente al segmento audio con il risultato di abbattere l’impronta di carbonio del prodotto grazie all’uso di pelle (vegana), plastica, alluminio, poliestere e nylon di recupero.

Le cuffie completamente smontate solo con un cacciavite

A livello di scheda tecnica, le cuffie sfruttano un driver dinamico da 40mm, una batteria da 800 mAh che garantisce fino a 30 ore in ascolto e l’ormai imprescindibile cancellazione attiva del rumore (ANC). La scocca è certificata ip54 per resistere a schizzi d’acqua e umidità e si possono personalizzare i livelli audio dall’app Fairbuds e all’equalizzatore realizzato in collaborazione con Sonarworks. Sempre attraverso l’app si possono anche ordinare i vari pezzi di ricambio. Il prezzo delle cuffie è di 249 euro.



[Fonte Wired.it]