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lunedì, Mag 04

Faq fase due, cosa si può fare dal 4 maggio



Da Wired.it :

I chiarimenti di Palazzo Chigi sul dpcm in vigore del 4 maggio hanno chiarito i punti più controversi, generando però anche più di qualche mugugno: dai congiunti fino agli spostamenti intra-regionali, ecco quel che c’è da sapere

La sezione Faq sul sito governo.it

Il 4 maggio l’Italia entra ufficialmente nella sua fase due di contenimento del coronavirus e lo fa adottando le misure contenute nel nuovo decreto del Consiglio dei ministri annunciato il 26 aprile dal presidente Giuseppe Conte. Un testo che, nei giorni successivi, è stato oggetto di dibattito sia per il suo contenuto che per la sua applicazione su scala nazionale, senza differenziazione tra regioni. Alle rimostranze dei governatori regionali e soprattutto alle varie contro-ordinanze che rendono, di fatto, i provvedimenti del dpcm meno stringenti, il premier Conte ha risposto, durante un’informativa alla Camera dei deputati, dichiarando “illegittime le iniziative locali” che “potrebbero compromettere gli sforzi fatti fino ad ora”. Per chiarire i punti più controversi del decreto il governo nel weekend del ponte ha pubblicato le famigerate Faq, consultabili sul sito governo.it e oggetto di diverse obiezioni in queste ore

Chi sono i congiunti?

Il termine è stato il protagonista del dibattito pubblico per diversi giorni. Dopo una nota di Palazzo Chigi che spiegava come nella dicitura fossero compresi tutti gli affetti stabili, sono intervenuti anche alcuni membri del governo per chiarire le spiegazioni fornite dal governo. Tra questi c’è stato anche il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che aveva dichiarato che “anche un amico, se è vero,  può essere considerato un affetto stabile”. Ma, stando alle Faq del suo stesso esecutivo, è vero il contrario. I congiunti sono “i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo”. A cui si aggiungono anche “parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. Ricapitolando: tutte le persone che, in un modo o nell’altro, hanno un vincolo di sangue o legalmente riconosciuto, seppure molto alla lontana.

Passeggiata sì o passeggiata no?

Come emerge anche dal nuovo modello di autocertificazione, scaricabile sul sito del ministero dell’Interno, le passeggiate continuano a non essere ammesse se non “per motivi di salute, per necessità o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto”. Le Faq specificano che, nei motivi di necessità, rientrano anche le visite ai congiunti. Quindi se lo spostamento non rientra in una delle fattispecie elencate non ci si può allontanare dalla propria abitazione. Sul sito del governo, si legge che “ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. Tra questi, ci sono librerie, cartolibrerie, negozi di oggettistica per l’infanzia, ma soprattutto ristoranti che da oggi possono praticare il servizio d’asporto dei cibi. Ad ogni modo, in tutti gli spostamenti bisogna “rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone ed evitare che si creino assembramenti”.

Si può spostarsi da regione a regione?

In questo ambito il fulcro della discussione era la possibilità di raggiungere la seconda casa, anche fuori dalla proprio comune o regione di residenza. Alcune regioni, come il Veneto, hanno consentito uno spostamento di questo tipo su tutto il territorio regionale, ma in linea generale in Italia la pratica rimane non consentita. L’unico spostamento che permette di muoversi, da regione a regione, è quello per “rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Tutti i fuorisede che si trovano lontano dalla propria residenza dal 4 maggio possono ritornare, ma “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati (necessità, salute e lavoro)”.

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[Fonte Wired.it]