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mercoledì, Mar 31

Fascisti da Yuggoth, un’antologia tra horror e scifi ispirata a Lovercraft



Da Wired.it :

Le camicie nere incontrano i terribili alieni MI-Go creati dal grande autore americano. Il risultato? Una raccolta di storie dal tono ironico e colto e l’immaginario sfrenato

Giocare con i periodi più oscuri della storia e le ideologie e i personaggi che li hanno segnati è qualcosa che la letteratura – specie quella di genere – è abituata a fare. Non sarà stato il primo, ma grande clamore suscitò nel 1972 Norman Spinrad con Il signore della svastica (The Iron Dream), in cui si immagina che a scrivere tale romanzo sia stato l’Adolf Hitler di un universo ucronico che non lo ha visto dittatore bensì emigrato negli Stati Uniti; dopo aver lavorato come pittore e illustratore per Amazing Stories, Hitler persegue la strada di autore di fantascienza. Analoga operazione metaletteraria è quella messa in piedi dal “nostro” Massimo Mongai (premio Urania 1997) con Il fascio sulle stelle, antologia di racconti scritta da “Benny” Mussolini. Più recentemente abbiamo avuto Wolf di Lavie Tidhar (World Fantasy Award 2012) autore israeliano che immagina sempre Hitler non nei panni di dittatore, ma di investigatore privato a Londra, dove è emigrato a causa dell’avanzata dei russi in Germania.

Operazioni letterarie di questo tipo, ultimamente, se ne sono avute parecchie e credo che questa tendenza si possa far risalire alla voglia di ibridare generi letterari e piani temporali differenti propria di oggi. La più estrema e audace che si possa immaginare l’ha pubblicata di recente Acheron Books con l’antologia di racconti (uno di Lavie Tidhar che con la stessa casa editrice ha pubblicato Central Station) Fascisti da Yuggoth. Doverosa premessa: Yuggoth è un pianeta creato dalla fantasia dell’autore americano H. P. Lovecraft, oggetto di metanarrazione anche sullo schermo. Nell’antologia s’immagina che il fascismo, grazie alla tecnologia dei Mi-Go, terribili alieni del suddetto pianeta, voglia intraprendere una marcia che questa volta non sia solo su Roma, ma universale. La storia vera si ibrida con quella dell’immaginario scifi e horror di uno dei suoi maggiori esponenti. Ne escono racconti in bilico tra diversi generi letterari in cui più che provare orrore si sorride e, nonostante il pastiche di piani narrativi, una componente fondamentale è lo stile. Molti racconti sono narrati con uno registro propagandistico o dai toni dannunziani. Immaginate la penna di un autore di regime impegnata a descrivere manufatti o corpi alieni e avrete un’idea del tono. Personaggi reali si mescolano a personaggi immaginari come Primus Nebula, occultista e vate delle nuove camice nere stellari che vuole unire “le due capitali del mondo, Roma e R’Lyeh, sotto il dominio del Fascismo Eterno“.

Si può ridere del fascismo, una dittatura che ha seminato morte e violenza e delle cui ombre tardiamo ancora a liberarci? Certo, e si deve. Da un punto di vista ideologico, questa raccolta intende screditare il fascismo usando le sue stesse armi: i miti, qui attinti alla cultura pop, nello specifico da un autore americano (guarda caso a sua volta, tacciato di razzismo). Ci riesce e si propone come un tipico esempio di cosa oggi la letteratura sia in grado di fare.

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[Fonte Wired.it]