Seleziona una pagina
venerdì, Apr 24

Fase 2, come riorganizzare il traffico in città con i big data



Da Wired.it :

Dalle mappe di Enel X alle app per prenotare posti sui mezzi ideate da Moovit: startup e aziende lavorano alla fase 2 del trasporto

Auto e big data (Getty Images)
Auto e big data (Getty Images)

C’è fermento, la fase 2 della mobilità è tra le più delicate da gestire. Mezzi pubblici, servizi di sharing, affollamenti, ingressi contingentati, spazi ridotti. Iniziano a circolare ipotesi di varia natura, anche per scongiurare il traffico privato aggressivo.

Parlando di mobilità, la fase 2 e la fase 3 saranno ben diverse” precisa Paolo Beria, professore di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano. E impongono diverse riflessioni. “Si ipotizza che ci sarà un ritorno all’uso dell’automobile. Credo sia abbastanza gestibile agli inizi, perché circoleranno meno persone, la vedo più difficile quando tutti riprenderanno a muoversi di più. È invece il momento buono per accelerare sulle piste ciclabili”, come qualche amministrazione ha già annunciato. “Anche perché, se tutti si muoveranno in auto, il problema dei parcheggi continuerà a essere consistente”, osserva il docente.

È necessario trovare soluzioni sia per il trasporto pubblico locale, sia per quello di lunga percorrenza. Vedi le compagnie aeree. Per Beria, “per rimanere in piedi devono avere un certo riempimento. Se non riescono a garantirlo, alzeranno i prezzi, e di molto”. E poi c’è la questione sicurezza. “Mi immagino che ci saranno realtà che inizieranno a vendere mascherine certificate prima di salire a bordo”, osserva il docente. E allora ci si attrezza con soluzioni nuove, grazie alla tecnologia.

Una mappa della mobilità

Enel X, la divisione più innovativa della compagnia energetica italiana, e Here Technologies, attiva nei servizi di dati geografici e di mappatura, hanno lanciato City Analytics – Mappa di mobilità, una soluzione big data che stima la variazione degli spostamenti e dei chilometri percorsi dai cittadini sul territorio nazionale, regionale, provinciale e comunale. È stata inserita nella suite City Analytics di Enel X, lanciata nel 2019 per le pubbliche amministrazioni e la pianificazione urbana, ed è disponibile anche per i cittadini, gratuitamente.

Mostra informazioni di tipo statistico, elaborate sulla base di dati anonimi aggregati che provengono da fonti autorizzate dagli utenti e dal nostro partner Here”, spiega il responsabile Innovability di Enel X, Marco Gazzino. Nello specifico i dati provengono da app che consentono il tracciamento via gps, dalle auto che hanno un navigatore collegato a internet, e che sono circa il 30-40% del parco circolante, e dagli open data della pubblica amministrazione.

L’elaborazione dei dati ha come risultato l’individuazione di alcuni indicatori chiave su base aggregata regionale, provinciale e comunale. Sono: la variazione percentuale giornaliera, rispetto a una media ponderata di gennaio 2020, del numero di spostamenti sul territorio. La variazione percentuale giornaliera, sempre rispetto alla media ponderata di gennaio 2020, del totale dei chilometri percorsi. E i flussi d’ingresso e d’uscita nell’area di riferimento.

I dati grezzi vengono processati e restituiscono degli indicatori sviluppati e messi a punto da Enel X. “City Analytics si basa su algoritmi di machine learning e per la versione della mappa di mobilità sono stati sviluppati modelli ulteriori, in grado di elaborare in modo correlato tipologie di dati diversi”, prosegue Gazzino: “Il dato viene aggiornato sul sito su base giornaliera, così gli utenti, ogni mattina, trovano il dato del giorno precedente”. A oggi sono 87 le pubbliche amministrazioni e gli enti che lo stanno usando, dalle regioni, alle province, ai comuni, alla Croce Rossa. E le richieste continuano ad arrivare.

A che cosa serve la lettura dei dati? “I dati sono pubblicati a scopo informativo e possono essere utili a verificare i flussi di mobilità conseguenti alle misure di contenimento. Molti, per esempio, sono andati a vedere come sono cambiati gli spostamenti per il weekend di Pasqua”, racconta Gazzino. E aggiunte, “sarà ancora più interessante per la ripartenza. Le pubbliche amministrazioni hanno un’area di accesso ulteriore, che permette loro di navigare le matrici di origine/destinazione, per analizzare i flussi in modo ancora più accurato, potendo consultare anche i dati delle settimane precedenti”.
Facciamo un esempio: voglio sapere quante persone sono andate dalla città X alla città Y in una determinata settimana, un’indicazione cruciale se ci dovessero essere nuovi focolai.
L’informazione più importante per la pubblica amministrazione è la serie storica, il trend”, conclude Gazzino: “Ovviamente anche in questo caso tutti i dati sono anonimi e analizzati unicamente in forma aggregata, per cui la privacy è rispettata”.

Assicurarsi un posto

Prenotarsi un posto sui mezzi pubblici attraverso un’app. È la soluzione su cui sta lavorando Moovit per gestire gli spostamenti nella fase 2. La società, attiva in tutto il mondo, Italia compresa, mappa il trasporto pubblico delle città con oltre 30mila abitanti.

Per far fronte all’emergenza sanitaria si è attivata con una serie di proposte su cui sta discutendo con alcune amministrazioni e regioni italiane. Una di queste dà la possibilità di prenotare un posto su bus, metro, tram, treni regionali, un po’ come succede con chi ha un abbonamento Frecciarossa. Distanziamento a bordo, posti assegnati, ingressi contingentati sono i cardini dell’idea. “Siamo in contatto con le maggiori società italiane di trasporto pubblico locale e siamo in grado di realizzare in tempi rapidi un servizio su misura. In Israele, dove siamo già partiti, il progetto è stato programmato e lanciato in 48 ore”, fanno sapere dell’azienda.

Le difficoltà pratiche non mancherebbero, la stessa Moovit non ne fa mistero, ma sta studiando per fare sì che si riducano. Un minimo di programmazione sarà necessaria: dimentichiamoci di prendere la metro al volo mentre si chiudono le porte. “Ci si sposta in modo dinamico, la mancata coincidenza capita, e quindi ipotizzano un tot di posti liberi per far fronte a questi problemi. Altri posti saranno prioritari per gli anziani, per i quali potrebbe essere previsto un servizio di prenotazione tramite call center. In ogni caso processiamo anche il servizio di analisi della domanda non soddisfatta, per ripianificare meglio il giorno successivo”, spiega il gruppo.

Inoltre, è contemplata la possibilità di notifica agli utenti in tempo reale di quanto siano affollati i mezzi, un dato proveniente da un contapersone già installato a bordo o da unofornito da Moovit al conducente. Ecco come si configura l’iter: l’utente controlla e prenota tramite app. Gli autisti hanno a loro volta un’app con contapersone per i flussi, mentre gli operatori gestiscono un pannello di controllo da remoto, in smart working da casa o dal posto di lavoro.

Gli elementi che giocherebbero a favore di una implementazione del servizio in questa fase sono il meteo – con il caldo scema la voglia di affollare i mezzi –, i lavoratori che potrebbero entrare a scaglioni in uffici, negozi e fabbriche, e le scuole chiuse.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]