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lunedì, Dic 27

Fattura elettronica, c’è un limite all’uso che si può fare dei dati raccolti



Da Wired.it :

Il Garante della privacy ha imposto all’Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza precisi limiti per usare i dati personali raccolti tramite la fattura elettronica. Dopo l’introduzione della fatturazione elettronica, il Parlamento non ha ancora approvato una normativa specifica sull’uso delle grande quantità di informazioni raccolte in questo modo. Pertanto, per tutelare i diritti e le libertà dei consumatori, l’autorità garante ha imposto all’Agenzia delle entrate di introdurre maggiori tutele sul trattamento dei dati personali usati per i controlli fiscali e di adeguarlo ai requisiti dalle normative europee e nazionali.

I problemi per la privacy

A seguito di uno studio a campione, il Garante ha appurato come le informazioni raccolte contengano dati “estremamente delicati”, tra cui alcuni riferibili anche a minori, che potrebbero essere usati dalle autorità per costruire “dettagliati profili dei consumatori”, sulla base dei loro gusti, scelte o abitudini. L’uso di queste informazioni sarebbe in violazione delle norme sulla tutela dei dati personali imposte dal Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea (Gdpr) e dalla normativa nazionale.

Cosa ha prescritto il Garante

L’Agenzia delle entrate ha quindi proposto un nuovo schema per il trattamento dei dati, che il Garante ha approvato, ma con la condizione di vedere attivati nuovi sistemi di controllo e monitoraggio per garantire il rispetto delle normative e dei diritti dei consumatori. Inoltre, ha specificato il Garante, le informazioni delle fatture elettroniche, potranno essere usate solo nel corso di indagini relative a reati di evasione e frode fiscale e solamente se il bene e il servizio acquistati e fatturati elettronicamente possano rappresentare un rischio di frode.

La richiesta del garante al governo

Il Garante ha segnalato a governo e parlamento la possibilità di intervenire con la creazione di un’apposita normativa sulla fatturazione elettronica. Secondo quanto suggerito dall’autorità, l’uso di queste informazioni deve essere limitato alle sole indagini per il contrasto dell’evasione fiscale e l’accesso alla documentazione vietato a soggetti terzi, non collegati alla fattura. Infine, il Garante sta contattando le associazioni di categoria degli operatori economici per rimarcare il divieto a emettere fatture elettroniche al posto di altri documenti, come lo scontrino fiscale, se non nei casi previsti o su esplicita richiesta del consumatore.



[Fonte Wired.it]