La notizia era nell’aria da anni ma solo nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità: Hello Kitty avrà un film animato tutto per lei, e a questo punto ci chiediamo perché questo non sia accaduto prima. New Line Cinema, infatti, aveva acquisito i diritti di sfruttamento cinematografico dell’adorabile mascotte felina giapponese già nel 2019 ma il progetto di trarne una pellicola era finito in un limbo di rinvii e sceneggiature rifatte. Ora lo script giusto sembra arrivato e New Line con Warner Bros. Animation ha annunciato l’arrivo del film (intitolato, appunto, Hello Kitty) per il 21 luglio 2028, quando vedremo “il debutto cinematografico di Hello Kitty mentre lei e i suoi amici s’imbarcano in un’avventura spettacolare che incanterà il pubblico di ogni età”, si legge nel comunicato ufficiale. A dirigere sarà Leo Matsuda, che ha lavorato finora a cult d’animazione come Zootropolis e Ralph Spaccatutto, mentre la sceneggiatura è firmata da Dana Fox di Wicked.
Creata dall’artista Yuko Shimizu nel 1974, Hello Kitty ha fatto la fortuna della Sanrio, azienda giapponese specializzata nella produzione di gadget e merchadising, e diventata nel frattempo un impero multimediale. Il personaggio non è altro che la personificazione o la versione antropomorfa di un gatto Bobtail giapponese, rappresentato con un testa enorme e un tenero fiocchetto rosa su un lato del viso. Secondo la storia ufficiale, Kitty White – questo il suo vero nome completo – vive nei sobborghi di Londra con la sua famiglia, compresa la sorella Mimmy (identificata da un fiocchetto giallo) alla quale è molto legata. È probabile che nella trasposizione cinematografica vedremo anche altri suoi amici, dato che Sanrio ha concesso in licenza anche altri personaggi, come la coniglietta My Melody, i pucciosi gemellini Little Twin Stars e l’uovo al tegamino Gudetama (sì, un uovo al tegamino).
Il successo longevo e planetario di Hello Kitty si inserisce in quel fenomeno noto come** kawaii culture**, l’esaltazione cioè di tutto cioè che è tenero e carino proveniente dal Giappone, soprattutto se in forma di piccole mascotte colorate. A partire dal suo lancio, la gattina in questione ha creato un vero e proprio impero a livello mondiale con migliaia di accessori, capsule collection, ma anche serie animate, videogiochi, parchi di divertimento, bar a tema e così via. Ma Kitty ha anche i suoi impegni istituzionali: nel corso degli anni l’Unicef l’ha nominata come ambasciatrice per l’infanzia mentre lo stesso governo del Giappone l’ha spesso impiegata come ambasciatrice per il turismo nel Sol Levante. Sarà da capire, invece, come sarà l’avventura che la vedrà protagonista al cinema. Ma soprattutto se parlerà, visto che il design storico di questa figurina prevede la completa assenza della bocca.



