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Fibra ottica per rilevare i terremoti, tutti i progetti italiani

da | Lug 5, 2025 | Tecnologia


Gli obiettivi sono ambiziosi: stando alle prime simulazioni il “metodo Foresight” sarebbe in grado non solo di fornire informazioni fino al 90% più velocemente rispetto a quanto possibile con le ispezioni “tradizionali” sul campo ma anche di ridurre i costi operativi fino al 50%. Il team ha annunciato che sta lavorando ai dettagli del progetto per avviare sperimentazioni in ambito urbano. “Puntiamo a test sul campo per le prime dimostrazioni pratiche e dimostrare l’efficacia concreta del metodo Foresight”, sottolinea ancora il docente del Polimi.

E per restare ai progetti di respiro europeo, è da poco partito anche Sensei (Smart european networks for sensing the environment and internet quality). Per la parte italiana sono coinvolti il Politecnico di Torino, Inrim, Ingv, la Fondazione Links, il Consorzio Garr, Open Fiber e SM Optics. In questo caso l’obiettivo è dare vita a reti di telecomunicazioni come sensori distribuiti per misurare la deformazione dei cavi attraverso l’integrazione di chip e tecnologie avanzate. In campo esperti di reti ottiche, sviluppatori fotonici, sismologi e fornitori di rete, per effettuare test sperimentali a lungo termine e raccogliere una quantità di dati senza precedenti.

I cavi sottomarini nuova frontiera del rilevamento sismico

Intanto è entrato nel vivo il progetto europeo Ecstatic: 14 i partner, per l’Italia le università de L’Aquila e di Padova e Sparkle, la società che il gruppo Tim ha ceduto per 700 milioni al ministero dell’Economia e Retelit (il perfezionamento dell’operazione è atteso entro fine anno).

Finanziato per 4 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon Europe, Ecstatic fa leva sull’uso delle più avanzate tecniche di rilevamento nell’ambito delle infrastrutture di telecomunicazione in fibra nonché su intelligenza artificiale e machine learning per il monitoraggio e l’analisi dei dati in tempo reale. Ed è sulle reti sottomarine che è puntata l’attenzione. In particolare è stato condotto un test – basato sull’interferometria in fibra a microonde (Mffi)- tra le isole greche di Cefalonia e Itaca: un cavo sottomarino lungo 15,6 km è stato trasformato un “sensore” geofisico che è stato in grado in due mesi di sperimentazione di rilevare oltre 110 micro-terremoti (di magnitudo 1,5) nonché di tracciare le onde di marea e i cicli di temperatura giornalieri. Stando a quanto dichiarato dal team che ha guidato il progetto greco i risultati ottenuti corrispondono a quelli delle stazioni sismiche tradizionali e delle apparecchiature di fascia alta, ma a costi estremamente contenuti. Il potenziale è enorme, considerato che sono più di 5 miliardi i chilometri di cavi in fibra ottica già installati – molti dei quali attraversano aree sottomarine e zone non coperte dai sensori tradizionali.

Via ai test nella tratta Genova-Palermo

Sparkle lo scorso dicembre ha siglato un protocollo con l’Ingv per sperimentare l’uso dei cavi sottomarini in fibra ottica per la rilevazione dei fenomeni sismici, dopo aver condotto negli ultimi due anni diversi esperimenti sul sistema di cavi Mednautilus sempre in collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Test che hanno consentito di acquisire già importanti dati storici a scopo predittivo. A metà aprile la società ha comunicato di aver aderito al progetto Ecstatic annunciando che le attività di ricerca si concentreranno sul segmento tirrenico del sistema di cavi sottomarini BlueMed da Genova a Palermo e grazie all’ausilio del network operation center di Catania per l’archiviazione dei dati. “Puntiamo a spingere i limiti di ciò che le reti digitali possono realizzare – ha detto l’amministratore delegato Enrico Bagnasco in occasione dell’annuncio dell’ingresso in Ecstatic -.  Il settore delle telecomunicazioni può giocare un ruolo fondamentale nel monitoraggio sismico e nella protezione delle reti”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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