Da Wired.it :
Chi dice che i team building sono salutari per il benessere delle aziende non ha ancora visto Il convegno, nuovo film horror sbarcato da pochi giorni su Netflix e che farà cambiare idea a molti responsabili delle risorse umane. La pellicola diretta da Patrick Eklund viene direttamente dalla Svezia (il suo titolo originale è infatti Konferensen) ed è tratta dall’omonimo romanzo di Mats Strandberg: il risultato è uno slasher movie coi fiocchi, pieno di momenti violenti, colpi di scena e di quella inconfondibile atmosfera scandinava che conferisce a tutto quanto non solo una patina di irresistibile ordinarietà ma anche quel non so che di inquietante mistero.
Come suggerisce il titolo, al centro del film c’è l’apparentemente innocuo ritiro aziendale di una serie di colleghi che lavorano in una società municipale. I dipendenti partecipano a questo team building che si svolge in alcune casette disperse nei boschi svedesi, accanto a un lago dalle acque limacciose, in vista di quello che per il gruppo di lavoro è un grande traguardo: l’inaugurazione del Kolaränger Mall, un centro commerciale molto ambizioso e anche al centro di numerose polemiche. Gli spettatori, del resto, capiscono subito che tra i vari colleghi il clima è tutt’altro che idilliaco. L’atmosfera non migliora quando un killer misterioso e opportunamente mascherato inizia a seminare il terrore tra di loro, con il chiaro intento di eliminarli uno a uno.
Lo svolgimento del film fa sì che non solo si verrà a conoscere, in un eclatante colpo di scena finale, chi si cela dietro la maschera assassina ispirata alla mascotte dello stesso campeggio in cui si trovano tutti. La risposta su questa identità è ovviamente molto meno ovvia di quanto si possa immaginare, ma emergeranno anche gli oscuri segreti dei vari partecipanti. A metà strada tra Triangle of Sadness e So cosa hai fatto, Il convegno è un ottimo film horror che non solo gioca sui soliti meccanismi del thriller violento ma lavora sulla soglia di una dimensione molto comune, quasi universale: in altre parole il fastidio e il nervosismo che proviamo nei confronti della maggior parte dei colleghi di lavoro. Al prossimo team building meglio che vi guardiate alle spalle.