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giovedì, Ott 28

Film sull’esorcismo (ma anche serie e anime) da riscoprire e da rivedere



Da Wired.it :

Il rito dell’esorcismo e le possessioni demoniache sono elementi popolari di film, serie e anime degli ultimi cinquant’anni e rappresentano quella che è, per molti, la declinazione del genere dell’horror più terrificante. Ricorrenti, la presenza di un demonio che corrompe i pensieri del posseduto e ne strazia il corpo; la pratica esercitata dal sacerdote che ingaggia con l’incarnazione del Male un duello psicologico basato sulla forza di volontà e la fermezza della fede; la riflessione sul libero arbitrio e quella del rapporto tra potere secolare e religioso fino a quello circa la legittimità stessa del rito perpetrato su vittime bisognose, in realtà, di cure mediche. Sono tante le diramazioni contemplate nel film dell’orrore incentrato su possessioni ed esorcismi, ma l’elemento orrorifico resta sempre quello preponderante. In streaming su Now è da poco reperibile Liberami, il documentario dedicato a Padre Cataldo, frate quotidianamente alle prese con richieste di esorcismi, nonché il pretesto per compilare questa lista di film sull’esorcismo, serie e anime focalizzati su posseduti che vi consigliamo di vedere

Requiem

Dostoevsky soffriva di epilessia: raccontava che gli attacchi erano preceduti da un’estasi religiosa descritta ne L’idiota. Il legame tra l’attività elettrica del cervello e le allucinazioni religiose è al centro di Requiem, pellicola tedesca che ricostruisce con uno stile asettico e alienante la storia vera della ventenne Anneliese Michel. Cresciuta in un ambiente di ferventi cattolici, è la vittima senza scampo della malattia mentale, di visioni, di voci che le impedivano di toccare il rosario e pregare, curate – lontano da ospedali o psichiatri – a suon di esorcismi – fino alla morte per sfinimento e denutrizione.

L’esorcista

L’eziopatogenesi della possessione demoniaca, narrata dal regista, William Friedkin, che ha, letteralmente, definito il genere dell’horror religioso. Il rito, le imprecazioni oscene, il declino del corpo, il vacillare della fede, Pazusu, il tutto immerso dalle musiche ipnotiche di Mike Oldfield: se siete cresciuti in un ambiente cattolico, L’esorcista è probabilmente il film più terrificante visto nella vostra vita. Se siete troppo giovani per averlo visto al cinema, ma abbastanza vecchi per la versione extended in sala, forse vi è andata ancora peggio. Per molti è ancora oggi l’“horror”. 

The Priests

Un quarto della popolazione sudcoreana è cristiana; la suggestione dell’esorcismo è, assieme a quella verso gli zombie, l’importazione occidentale più caratteristica del cinema dell’orrore di questo paese. Un prete di mezz’età e un seminarista testa calda con le fattezze dell’ex modello Gang Dong-won di Duelist) cercano di salvare l’anima della Park So-dam di Parasite. Se la devono vedere con i rosacrociani, il Vaticano, la polizia e un demone molto più antico e pericoloso del previsto. The Priests non è nella Top dei più spaventosi film sull’esorcismo ma l’approccio coreano sul tema è abbastanza originale (gli effetti “contagiosi”, l’idea della trasmigrazione nel maialino). Curiosità: sono i protagonisti quelli che, nei titoli di coda, intonano Victimae paschali laudes.

The Exorcism of Emily Rose

Di nuovo la storia di Anneliese. Questa versione più conosciuta, presentata al Festival di Venezia, non lavora per sottrazione come Requiem, ma snocciola tutto la fenomenologia delle possessioni – xenolalia, avversioni al sacro, contorsioni del corpo – esibiti dalla spigolosa Jennifer Carpenter indemoniata. Il processo al sacerdote che l’ha esorcizzata è il pretesto per riflettere su cosa crediamo davvero. È possibile che la giovane donna fosse davvero posseduta, e con le sue azioni il religioso abbia lottato per salvarla, o fosse l’ennesima vittima (quasi sempre donne…) affetta da isteria scambiata, e le azioni del prete l’hanno uccisa?

The Divine Fury

La vostra vita da fanatici del genere non è completa se non conoscete The Divine Fury, assurdo horror in salsa action nel quale in campione del mondo di MMA (Park Seo-joon, sarà nel prossimo The Marvels) si risveglia con le stigmate e comincia a scacciare il demonio dai corpi dei posseduti pestandoli. Lo fa indossando l’abito talare, anche se non è un vero prete. Il regista Kim Joo-hwan si è ben documentato: lo si vede dai riferimenti a Padre Pio e a San Girolamo e dalle battute in latino e italiano impeccabili. Il clou di Divine Fury resta lo scontro finale – preceduto da una adrenalinico piano sequenza à la Raid – con l’incarnazione serpentiforme del Male, in stile horror fantasy cinese.

The Guest

Il sorprendente Goksung mette in scena una sequenza di esorcismo con rito buddista. The Guest mostra la coesistenza, normale nei paesi asiatici, dei riti locali e di quelli cattolici praticati per liberare i posseduti: diversissimi – il primo è tribale e allucinato, il secondo è intimo e cerimonioso – eppure analogamente efficaci. La miglior serie sull’esorcismo è un k-drama su un ex posseduto in grado di vedere il diavolo, uno sciamano timoroso e un serioso prete cattolico uniti nel dare la caccia a un infido demone che si annida nei luoghi più profani, il pretesto per le poche scene horror del piccolo schermo in grado di far drizzare i capelli.

The Exorcist

Il sequel in formato seriale della saga di L’esorcista è una delle opere più sottovalutate sull’argomento. Di memorabili, più che la cronaca delle possessioni, senz’altro impressionanti (e impossibile da mostrare in tv fino a una quindicina di anni fa), sono le figure dei due preti esorcisti e la dicotomia che incarnano: Padre Marcus (Ben Daniels), bisessuale, scomunicato dal Vaticano, dalla fede tormentata ma mai vacillante e Padre Tomas (Alfonso Herrera), scettico, titubante ed emotivo, ciascuna portavoce delle posizioni del Vaticano sulla presenza del Diavolo in terra.

Demon Slayer

Ambientato nel Giappone degli anni Venti del XIX secolo, questo anime fantasy è uno dei tanti anime su esorcisti, sciamani, cacciatori di demoni e affini. La differenza sta nel suo protagonista Tanjiro, un ragazzino altruista e sensibile con un grado di empatia fuori scala nei confronti delle creature demoniache, tanto diverso dal più comune disprezzo. Tanjiro non esorcizza, è solo in cerca di un modo per salvare la sorella, mostro vampiresco capace di far prevalere la propria natura umana su quella demoniaca che offre un punto di vista una volta tanto diverso sull’argomento.

Sayuki

L’esorcista orientale, lo sciamano di tanti cartoni animati giapponesi, vede la sua incarnazione più emblematica in Sanzo, il tipico mistico orientale che vagava da un villaggio all’altro offrendo i propri servigi contro gli eventi soprannaturali. Sanzo doma i demoni a suon di sutra e proiettili infusi di energia spirituale, ricorrendo a uno stile ben più suggestivo, fisico e pratico di quello adottato dai preti cattolici.



[Fonte Wired.it]