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FlixBus, i piani per l’Italia a 10 anni dal primo viaggio

da | Giu 8, 2025 | Tecnologia


Più di 50 milioni di viaggiatori hanno scelto di attraversare l’Italia a bordo della flotta FlixBus negli ultimi dieci anni, 10 milioni portati su strada solo nel 2024. Un traguardo che permette alla travel tech tedesca di rilanciare le sue ambizioni. “Per il 2025 l’obiettivo è superare i 200 milioni di fatturato in Italia”, dice in una intervista a Wired Cesare Neglia, direttore generale di FlixBus Italia, in occasione delle celebrazioni per il primo decennio di operatività nel Paese.

I numeri

Sono 300 le destinazioni in 19 regioni che vengono messe in contatto da FlixBus nella Penisola, con il 40% delle fermate che si trova in centri con meno di 20mila abitanti. Decisiva l’alleanza con le aziende partner legate al territorio, che mettono a disposizione della società 350 vetture pilotate da 2mila autisti. “Siamo partiti nel 2015 con la prima linea Milano-Venezia e 20 persone che lavoravano in Italia – ricorda Neglia -. Oggi colleghiamo centri non serviti da altri mezzi di trasporto, con un’offerta conveniente che porta il turismo al di fuori degli itinerari di massa”.

La forza di FlixBus, presente in 44 Paesi, è l’algoritmo proprietario che permette di portare sul mercato prezzi dinamici, in linea con quello che accade per i biglietti aerei: più aumenta la domanda e più sale il costo del singolo viaggio. E viceversa. “Prima si compra e più si risparmia”, sintetizza Neglia. La piattaforma gestisce quindi l’offerta e la domanda, pianifica la rete e si occupa di pricing, marketing e comunicazione. “Dall’altra parte ci sono le 60 aziende partner che si occupano di esercitare le linee, con la gestione degli autobus e l’assunzione degli autisti”, chiarisce il manager.

L’analisi data-driven dei flussi, viene sottolineato, “permette a FlixBus di ottimizzare i processi di pianificazione della rete e affrontare sfide inedite capaci di minare la sostenibilità economica delle operazioni”. Ma non solo perché, dal punto di vista dei viaggiatori, “l’analisi dei dati permette di individuare tempestivamente l’incremento della domanda su direttrici specifiche e adeguare di conseguenza l’offerta, a beneficio di chi viaggia”.

Un futuro a emissioni zero

Nel futuro di FlixBus c’è l’obiettivo di Net Zero entro il 2040 in Europa ed entro il 2050 a livello globale. “Stiamo facendo delle partnership con i costruttori e con i produttori energetici per centrare i target”, sottolinea Neglia. Snodo centrale è la “trasformazione della flotta”, per la quale si sta testando il gas liquefatto, in un progetto in collaborazione con Scania e Irizar basato sull’implementazione di un motore all’avanguardia, in grado di utilizzare Lng di origine fossile e Bio-Lng in modo intercambiabile. “Sono in viaggio da febbraio quattro autobus che servono 30 città in tutta Italia”, rivendica Neglia. In Italia, dettaglia, stiamo anche testando l’HVO, un biocarburante vegetale idrogenato realizzato a partire da prodotti di scarto, con 50 autobus in strada che generano il 90% di emissioni in meno rispetto al classico gasolio”.

Entro fine anno, annuncia infine Neglia, il 70% della flotta verrà rinnovata, grazie all’impegno dei nostri partner. Stiamo parlando di quasi 240 nuovi autobus. È un investimento importante che viene fatto perché le aziende credono in FlixBus”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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