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mercoledì, Set 18

Flixbus introduce gli autobus a idrogeno


La compagnia di pullman low cost avrà in gamma 30 autobus fuel cell in grado di assicurare emissioni zero e un’autonomia di 500 km

Flixbus è la compagnia tedesca di pullman low cost che percorre le strade di tutta Europa e che è in Italia ormai da quattro anni (a luglio del 2015 è stato effettuato il primo viaggio da Milano a Venezia).

In conformità con l’attuale transizione sul mercato, che vede il graduale passaggio verso l’elettrificazione della mobilità, la compagnia tedesca, che dichiara che “la scelta di viaggiare in autobus anziché con l’auto consente di risparmiare circa l’80% delle emissioni di CO2”, ha avviato alcuni progetti pilota per la sperimentazione di viaggi a lunga distanza con autobus elettrici, utilizzati in Francia ed in Germania. Ma la Flixbus non vuole fermarsi ai soli autobus elettrici. Infatti, la compagnia ha comunicato l’avvio di una collaborazione con la Freudenberg Sealing Technologies per lanciare i primi autobus alimentati a idrogeno.

Questi bus che entreranno nella gamma della compagnia sono a fuel cell (celle a combustibile) e avranno un’autonomia di 500 km, con performance in linea con gli standard attuali del trasporto in autobus a lunga distanza. Inizialmente, una flotta di 30 autobus sarà dotata di un propulsore ibrido per validare le prestazioni del sistema.

L’idrogeno è un combustibile che ha enormi potenzialità, specie nei mezzi di trasporto pubblici, ma, come sappiamo, uno dei maggiori impedimenti alla sua diffusione risiede nella difficoltà di stoccaggio e quindi della successiva costruzione delle stazioni di rifornimento (in Italia è presente un solo distributore a Bolzano), che risultano particolarmente costose da realizzare (i costi oscillano tra 1 e 1,5 milioni). Un’altra difficoltà è quella derivante dal processo di estrazione; attualmente l’idrogeno viene prodotto mediante l’utilizzo di petrolio o altri combustibili fossili e solo una piccola parte viene ricavato con l’elettrolisi dell’acqua. Resta quindi da vedere come l’azienda risolverà questi problemi, anche dal punto di vista logistico. 

 

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