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venerdì, Ago 21

Formula 1, chi è il pilota di più veloce di sempre per i big data



Da Wired.it :

Formula 1 e Amazon Web Services hanno elaborato un modello di analisi, che incorona Ayrton Senna, seguito da Michael Schumacher e Lewis Hamilton

Una Ferrari in gara Foto di Ádám Urvölgyi da Pixabay
Una Ferrari in gara Foto di Ádám Urvölgyi da Pixabay

Chi è il pilota di Formula 1 più veloce di tutti i tempi? Fra storiche rivalità e duelli all’ultima chicane, blasoni e palmares, nemmeno i più accaniti dibattiti da bar sport sono mai riusciti a trovare una risposta in grado di mettere tutti d’accordo. Gli ultimi a tentare di dirimere l’annosa quaestio, almeno riguardo gli ultimi 40 anni, sono stati gli analisti della Formula 1 e di Amazon Web Services che, utilizzando i tempi raccolti sin dal 1983 hanno cercando una risposta oggettiva sfruttando la scienza dei dati. Il risultato è un ipotetico giro di qualificazione che assegna la pole position, guarda guarda, ad Ayrton Senna, seguito da Michael Schumacher (+0.114 secondi) e Lewis Hamilton (+0.275 secondi).

Un’ipotetica griglia di partenza da “all star” che riserva qualche sorpresa a campioni del mondo come Alain Prost appena 20esimo (ultimo a +0.514 secondi), mentre si difendono bene gli italiani Jarno Trulli (nono a +0.409 secondi) e Giancarlo Fisichella (19esimo a +0.469). Ma come è stata elaborata questa classifica “definitiva”? I data scientist hanno lavorato per un anno all’algoritmo di machine learning, basato su tutti i tempi di qualificazione registrati da ogni pilota, rispetto ai propri compagni di squadra (per almeno, cinque sessioni), e da questi a loro volta nel corso degli anni.

Per normalizzare i dati delle prestazioni, sono state escluse variabili come incidenti, guasti, condizioni meteo variabili e persino l’età, in modo che anche l’abilità dei piloti doppiati avesse una misurabilità paragonabile a quella dei colleghi solitamente in lotta per la vittoria. Un po’ come se tutti guidassero la stessa vettura in un giro secco. La classifica finale, che peraltro vede i ferraristi di oggi Charles Leclerc e Sebastian Vettel al settimo e decimo posto, non solo aggiunge benzina a un dibattito infuocato, ma è piuttosto simile ai modelli di dati usati delle scuderie nello scegliere i propri automobilisti.

“Visto che i piloti sono spesso l’elemento più costoso del team, è importante che il processo di selezione sia il più robusto possibile – osserva Rob Smedley, direttore data systems della Formula 1 -. ‘Fastest driver’ ci permette di analizzare il giro di qualificazione, la più indicativa forma di velocità disponibile, ed è importante che la pura velocità sia l’unico elemento di tutto l’arsenale a disposizione dei piloti, per mostrare chi fra questi sia il più rapido di sempre”.

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[Fonte Wired.it]