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Fountain of Youth, la recensione del’action fantasy archeologico di Guy Ritchie su Apple Tv+

da | Mag 24, 2025 | Tecnologia


Tutti girano per il mondo correndosi dietro l’un l’altro tra inseguimenti rocamboleschi e scontri che assumono, inspiegabilmente, una piega sempre più violenta che trasforma il classico film per famiglia dalla violenza innocua e stilizzata in un massacro finale. Ritchie, lo ha dimostrato con Sherlock Holmes, ha un innegabile talento le l’azione e per i buddy movie ma Fountain of Youth sembra negarlo. La sua regia è anonima, spogliata della peculiarità del suo stile tanto che la pellicola potrebbe essere stata girata da chiunque. La trama si basa su un protagonista non riuscito che non ha alchimia né con la sorella né con la rivale con cui cerca di flirtare ripetutamente. A Krasinski manca il fascino e il carisma che serve al suo personaggio per trascinare lo spettatore nelle sue avventure, un personaggio, a sua volta, che vorrebbe essere accattivante e affascinante nella sua nerditudine ma che non è credibile in nessun momento. La Gonzalez è inespressiva come una sfinge egizia ma atletica come una trapezista del Cirque du Soleil. Ci duole, sopra tutto, vedere una splendida attrice come la Portman tentare di nuovo la via marveliana del blockbuster action-comico nonostante la sua mancanza di attitudine per la comicità. Più fa la simpatica, più è cringe.

Fountain of Youth la recensione del'action fantasy archeologico di Guy Ritchie su Apple Tv

Christopher Raphael

Torniamo a chiederci se James Vanderbilt non sia sia stato segretamente sostituito dall’Intelligenza artificiale: la sceneggiatura è una pozione insapore di tutti gli elementi del genere messi nel calderone con un’innaturale mancanza di tocco personale; le gag sono infantili e di rado strappano un sorriso, gli enigmi sono ridicolmente banali, l’identità del villain è subito ovvia, i personaggi sono privi di spessore; i protagonisti sono stati dotati di qualche idiosincrasia che avrebbe dovuto renderli tridimensionali ma che sembra selezionata con i dadi da un catalogo di Rpg. Una qualsiasi puntata di The Librarian o Relic Hunter ha fatto meglio di questa tremenda rivisitazione algoritmica di Indiana Jones.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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