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Francesco Barberini, che il presidente Mattarella ha nominato già nel 2018 Alfiere della Repubblica per meriti scientifici e divulgativi ha una straordinaria passione è l’osservazione degli uccelli. “Piero Angela è da sempre il mio mito: quando ero piccolo gli scrissi varie lettere ed ebbi occasione di andare a casa sua per conoscerlo di persona. Per me è stato un uomo straordinario”.

Quando lo sentiamo al telefono spiega: “Sono appassionato del mondo animale, e degli uccelli in particolare, ma sono anche un ragazzo come tanti altri: faccio karate, esco con i miei amici”. Barberini, che a settembre andrà in quarta liceo scientifico (“e all’università so già che farò Scienze Naturali a Roma”), non è un ragazzo-prodigio: semplicemente, uno scienziato in erba che ha trasformato la sua spiccata curiosità e intelligenza analitica in qualcosa di più. “Tutto è iniziato per gioco: vivo in campagna e passavo i pomeriggi ad osservare gli animali, gli uccelli in particolare. Crescendo, ho cominciato a leggere, a documentarmi, a studiare. Ammetto che studiare mi piace. Oggi questa passione è diventata quasi un lavoro – ammette -: mi occupo di aggiornare la mia pagina Instagram, che riceve tanta attenzione perché gli uccelli sono creature affascinanti, e lavoro su vari progetti”.

Progetti – possiamo confermarlo – tutt’altro che junior: il Parco Natura Viva del lago di Garda, ad esempio, gli ha appena chiesto una consulenza speciale. “Si tratta di un parco faunistico, nulla a che vedere con i vecchi zoo: lì si occupano di tutelare delle specie in via d’estinzione per poi reinserirli in libertà. Per farlo, hanno creato un polmone verde molto importante e io mi sto occupando di studiare e monitorare la popolazione dei volatili che, da quando esiste il Parco, lo ha scelto come sua nuova dimora”, ci dice.

Il viaggio nell’Isola Bisentina

Mentre chiacchieriamo al telefono, abbiamo per le mani la sua ultima pubblicazione (il suo settimo libro!): In volo sull’Isola Bisentina, con illustrazioni di Marco Preziosi, è un bel volume di 128 pagine che racconta, per la prima volta, la popolazione piumata dell’Isola Bisentina .Ci ha incuriosito perché l’isola, situata al centro del Lago Bolsena, il lago di origine vulcanica più grande d’Europa, dopo decenni di incuria e degrado da tre anni è tornata visitabile al pubblico: merito della famiglia Rovati, imprenditori lombardi che l’hanno acquistata trasformandola in un’oasi naturalistica e artistica aperta a tutti.





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