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lunedì, Nov 06

Francis Lawrence conosce il segreto di Hunger Games e di come nascono i cattivi



Da Wired.it :

Hai dovuto adattare molto del romanzo? C’era qualcosa che non si adattava a una trasposizione cinematografica?

Non direi. Il difficile era riuscire a essere emotivamente onesti con la storia di questo ragazzo che sceglie di diventare cattivo. Ovviamente il libro è lungo e ci sono stati degli accorciamenti o passaggi che abbiamo compresso (in certi casi abbiamo preso idee che erano sparse in diverse scene e le abbiamo compresse in una sola). Però non c’era nulla nel romanzo che non è potuto diventare film”.

Panem sarebbe in teoria gli Stati Uniti del futuro, ma per quel che abbiamo visto non c’è più niente della cultura americana. Però nel momento in cui hai dovuto scegliere uno stile musicale per le canzoni di Lucy Gray Bird sei andato su un genere molto tradizionale americano, il folk. Hai cercato un collegamento proprio diretto agli Stati Uniti?

“I collegamenti ci sono sempre stati anche se spesso molto sottili. Nella mitologia dei romanzi sappiamo che ci sono stati cambiamenti ambientali e nei confini, insomma molto è diverso ma sono sempre gli Stati Uniti, solo divisi in distretti. Lucy Gray viene dal medesimo distretto di Katniss, il dodicesimo, che più o meno si trova dove oggi c’è il West Virginia. Per questo abbiamo scelto questa musica, quella degli anni ‘20 o ‘30 di quelle zone. Anche il testo viene dalle ballads che nascono in Irlanda, Inghilterra e la Scozia, solo modificate lungo le generazioni”.

Quello però non è il solo dettaglio retrodatato. Anche la tecnologia nonostante siamo nel futuro sembra essere quella degli anni ‘50, addirittura anche la maniera in cui la televisione inquadra le persone sembra essere nello stile di quegli anni…

Abbiamo fatto questa scelta perché tutto è ambientato 64 anni prima dei film originali e quindi doveva sembrare più rudimentale, anche i giochi lo sono e così la tecnologia. Si viaggia di più su rotaia e meno via hovercraft, i droni sono più rudimentali… Abbiamo preso elementi più che altro dagli anni ‘40 e ‘50 e gli abbiamo dato un taglio futuristico, ovviamente la tecnologia ma anche i costumi e il trucco, sempre con la coerenza di immaginare un mondo di riferimenti che possano poi diventare la Panem che abbiamo conosciuto”.

Tra le molte cose Hunger Games funzionava anche come una parabola che insegna alle ragazze che c’è sempre qualcuno che vuole fare qualcosa con la loro immagine. Al governo come ai ribelli, Katniss interessa per la potenza della sua immagine e la presa sulla gente. Pensi che questa saga possa invece dire qualcosa ai ragazzi?

Non credo dica qualcosa nello specifico solo ai ragazzi. Il tema è sempre quello, siamo bestie o fondamentalmente buoni? E questo parla a tutti”.



[Fonte Wired.it]