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Fratelli Menéndez, perché la pena è stata ridotta e cosa può succedere ora

by | Mag 14, 2025 | Tecnologia


Fin dallo scorso ottobre si è parlato a più riprese di una nuova sentenza per i fratelli Menéndez, i due uomini che nel 1989 hanno ucciso i genitori nella loro villa di Beverly Hills. Il loro caso era tornato alla ribalta della cronaca grazie alla recente serie di Netflix firmata da Ryan Murphy, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, e anche grazie all’interessamento di alcune personalità di spicco nell’opinione pubblica americana, come per esempio Kim Kardashian: “Questo caso è molto più complesso di quanto appare in superficie. Entrambi i fratelli affermano di essere stati abusati sessualmente, psicologicamente ed emotivamente dal padre per anni”, ha detto lei, riprendendo numerose prove e testimonianze emerse nel corso degli anni.

Al processo sono stati sentiti diversi testimoni, tra cui vari membri della famiglia, una guardia carceraria, un ex giudice e un ex detenuto, fino ad arrivare alla nuova sentenze espressa il 13 maggio: se nel 1996 Erik e Lyle Menéndez erano stati condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale, ora la nuova decisione del giudice dell’Alta Corte di Los Angeles Michael Jesic ha tramutato la condanna in “da 50 anni all’ergastolo”, formalmente diversa, e concedendo la possibilità di essere scarcerati. Ciò non significa che i due otterranno in automatico la libertà vigilata: dovranno infatti apparire di fronte al cosiddetto parole board, una commissione che deciderà se può essere loro garantito loro questo beneficio.

All’epoca dei fatti Erik e Lyle avevano rispettivamente 21 e 18 anni, oggi ne hanno 57 e 54 e hanno passato circa 35 anni della loro vita in prigione. Inizialmente si pensava che i due avessero ucciso il padre José e la madre Kitty per ottenere la loro ingente eredità, ma negli anni successivi è emerso il fatto che, a motivare l’orribile gesto, fosse stata la situazione di abuso che il padre avrebbe perpetrato prolungatamente su entrambi i figli, arrivando – secondo la loro testimonianza – a minacciarli se avessero rivelato qualcosa. Il caso è stato seguito dai media americani con particolare morbosità, trasformando i due in perversi idoli sospesi tra cupidigia e vizio (vennero anche presi in giro al Saturday Night Live). Ora la sensibilità dell’opinione pubblica è molto cambiata e i fratelli Menéndez sono anche in attesa di capire se il governatore della California Gavin Newsom, com’è sua facoltà, concederà loro la grazia: il processo è atteso per il 13 giugno prossimo.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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